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I dispositivi impiantabili nei polmoni per la cura dell’enfisema sono al centro del convegno sulla terapia broncoscopica di questa grave malattia respiratoria che colpisce in Italia circa un milione di persone, come conseguenza della bronchite cronica o broncopatia cronica ostruttiva L’evento in programma a Firenze venerdì 9 febbraio a partire dalle ore 16 nell’Hotel Cavour in via del Proconsolo 3 è organizzato dalla Pneumologia interventistica diretta dalla dottoressa Michela Bezzi dell’Azienda ospedaliero – universitaria Careggi, fra le prime in Italia nell’impianto di dispostivi broncopolmonari per la terapia dell’enfisema.
< >. Con sottili telecamere e strumenti chirurgici si percorrono le ramificazioni dei bronchi per arrivare ai polmoni e impiantare piccole valvole che impediscono l’ingresso dell’aria nelle parti malate del polmone per evitare che il danno si estenda inesorabilmente ai tessuti sani. Si possono impiantare anche dispositivi a forma di spirarle, come piccole molle, per ripristinare l’elasticità dei bronchi e agevolare il passaggio dell’aria.
< >. Nell’enfisema l’aria rimane intrappolata nel polmone riducendo progressivamente l’efficienza dell’organo. Per salvare la funzione respiratoria, gli esperti non si stancano di ribadire quanto sia indispensabile non fumare, ma quando il danno è ormai presente si può aiutare il respiro con: farmaci broncodilatatori e antiinfiammatori, programmi di riabilitazione respiratoria e negli stadi avanzati l’ossigeno può migliorare la qualità della vita.
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