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Pasquale Frega, presidente di Novartis Italia e amministratore delegato di Novartis Farma, è stato nominato per il biennio 2020-2022 alla guida del GEF, compagine che riunisce le maggiori 33 aziende a capitale europeo e nipponico operanti in Italia.

Pasquale Frega, con oltre 25 anni di esperienza nel settore farmaceutico in Italia e all’estero prima di approdare in Novartis Italia, ha ricoperto importanti ruoli alla guida della società biofarmaceutica Celgene, di cui è stato general manager per l’Italia e, successivamente, della Regione Centro e Nord Europa.

Inoltre, dal 2018 è membro dell’Advisory Board Investitori Esteri (ABIE) di Confindustria.

La compagine delle 33 aziende europee e giapponesi all’interno di Farmindustria dà occupazione in Italia a circa 24 mila persone e ha realizzato negli ultimi 5 anni investimenti pari a 3,8 miliardi, che rappresentano circa un terzo dell’intero comparto farmaceutico in Italia. 

Secondo i dati elaborati da Farmindustria, le aziende di questo gruppo nel 2019 hanno generato 9 miliardi di euro di fatturato a ricavo industria, pari a circa metà del totale del mercato farmaceutico in Italia, anche grazie ai 40 siti produttivi operanti sul territorio nazionale, che contribuiscono in maniera fondamentale all’export di tutto il settore.

“Assumo con gratitudine, orgoglio e senso di responsabilità il ruolo che questa compagine mi ha affidato nel continuare a lavorare per il comparto e per il rilancio economico e industriale del nostro paese” ha affermato Paquale Frega. “Ci aspettano sfide epocali e appuntamenti importanti, che mai avremmo immaginato di dover affrontare. Oggi servono le migliori energie e le più alte competenze per sostenere il rilancio della competitività dell’Italia, la sua capacità di investire e di generare innovazione, e per rispondere alla necessità di riorganizzare il sistema salute per tutti i cittadini. L’intera comunità è scossa dall’impatto della pandemia da Covid-19 e noi metteremo, collettivamente, ancora più energie e impegno per affermare un nuovo clima di fiducia e di dialogo con le istituzioni, i cittadini e i pazienti, alla ricerca di soluzioni condivise”.