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E’ stato presentato nell’Auditorium del Ministero della Salute nel corso del convegno “La comunicazione della salute al tempo delle fake news: il ruolo del giornalista quale ‘garante’ dell’informazione” il nuovo portale dottoremaeveroche (www.dottoremaeveroche.it), un sito web “antibufale”, promosso e realizzato dalla FNOMCeO, Federazione Nazionale degli Ordini dei Medici Chirurghi e Odontoiatri, è un organo ausiliario dello Stato e la principale istituzione del mondo medico nel nostro Paese.
Il nuovo sito web, che ha come obiettivo primario quello di smascherare e contrastare il dilagare delle ‘bufale’ che riguardano la medicina e la salute, nasce per offrire alla popolazione un’informazione accessibile, scientificamente solida e sempre trasparente, e agli stessi medici strumenti comunicativi nuovi, in linea con i tempi, proficui nell’attualizzare lo scambio che è alla base del rapporto tra medico e paziente.
Un’informazione seria, solida e trasparente, corredata da tutti i dovuti riferimenti bibliografici, al tempo stesso resa immediata e accessibile a tutti gli utenti, con la collaborazione di divulgatori esperti e giornalisti impegnati da anni in ambito scientifico. Interventi e spiegazioni scientifiche degli esperti, in particolare, saranno supportate e semplificate da materiale visivo come come infografiche e video, in linea con le più aggiornate teorie pedagogiche.
“Le  ‘bufale’ o ‘fake news’, quando incidono sulla salute rischiano di trasformarsi in vere e proprie azioni criminose, colpevolmente sostenute o meno da interessi economici, o soltanto dalla scellerata supponenza dell’ignorante – ha spiegato Cosimo Nume, responsabile Area Strategica Comunicazione Fnomceo -. Da questa premessa è partito il nostro lavoro con il prezioso apporto di esperti comunicatori e di un board scientifico di altissimo spessore, oltre a un team tecnico di comunicazione”.
“Siamo arrivati al risultato di oggi – ha continuato Nume – grazie all’impegno del gruppo di lavoro presso la Federazione, costituito non solo da medici, ma anche da giornalisti ed esperti di comunicazione e di web. Non è sbagliato chiedere informazioni al web, ma è sbagliato credere che dal web vengano solo risposte giuste alle domande o alle paure”.

 

 

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