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Un nuovo Direttore per la Medicina Trasfusionale, che riveste un ruolo di fondamentale importanza nel territorio dell’Ulss5 Polesana per le sue attività di raccolta sangue in collaborazione con le associazioni più rappresentative. Dopo la Laurea in Medicina e Chirurgia, il dottor Frigato si è specializzato in Ematologia. Dopo un’esperienza triennale in Malattie Infettive, è passato al Servizio Trasfusionale nel 1986, e da allora ha sempre lavorato in quest’ambito a Mestre, Venezia e Treviso.

Nel 1996, a Venezia, si è occupato di aferesi terapeutica e ha iniziato le attività legate al trapianto autologo di cellule staminali ematopietiche, periferiche e da midollo osseo. Dal 2001 a Mestre ha ulteriormente sviluppato questa esperienza nell’ambito del trapianto allogenico, partecipando anche a studi multicentrici nazionali. Si è occupato anche di laboratorio HLA (di istocompatibilità dei trapianti) di cui è stato Co-Director dal 2004 al 2008.

Nel 2008 ha portato questa esperienza a Treviso, incrementando l’attività di trapianto autologo e aferesi terapeutica. Dal 2012 al 2020 ha svolto le funzioni di responsabile del Servizio, ed è stato per molti anni Direttore Medico della Banca del Sangue Cordonale.

Parallelamente, ha seguito un percorso formativo legato allo sviluppo e alla gestione dei sistemi qualità, sia nell’ambito trasfusionale sia in quello dei trapianti: in quest’ultimo campo, come ispettore JACIE e CNT/CNS, e ha maturato un’esperienza decennale di verifiche ispettive in numerosi Centri Trapianti italiani e all’estero. Ha partecipato a tavoli tecnici regionali e nazionali per lo sviluppo e l’aggiornamento dei requisiti per l’accreditamento delle strutture sanitarie e la modifica della normativa trasfusionale.

Nel 2016, all’interno di un progetto del Ministero degli Affari Esteri nel Kurdistan iracheno, ha formato e addestrato il personale impegnato nei trapianti all’Hiwa Hospital di Sulaymaniyah.

“Auguro al dottor Frigato un buon lavoro: la struttura che guida  si caratterizza, in un territorio particolare come il Polesine, come centro di riferimento per le Microcitemie e le Emoglobinopatie, malattie per le quali garantiamo assistenza sia per gli aspetti clinici che laboratoristici –  dice il Direttore Generale dr Antonio Compostella –  consulenza prenatale alle coppie, screening neonatale, diagnosi in età adulta e infine terapia trasfusionale e monitoraggio clinico nei pazienti affetti da emoglobinopatie. E’ inoltre ottimo il rapporto con le  Associazioni dei Donatori di Sangue, strategico per mantenere l’obiettivo primario, quello di garantire l’autosufficienza locale e contribuire all’autosufficienza nazionale. Il lavoro nei prossimi anni sarà sicuramente quello di incrementare e valorizzare ulteriormente questi punti di forza, offrendo la propria esperienza per migliorare ancora l’offerta alla popolazione dei donatori, i percorsi diagnostico terapeutici per tutti pazienti”.  “Ringrazio il Direttore Generale per le sue parole. A Rovigo ho trovato una realtà vivace e di ottimo livello professionale. Grazie all’impegno dei professionisti che hanno lavorato e lavorano al suo interno, il Servizio è ben inserito nella rete ospedaliera, dove collabora attivamente nella gestione della risorsa sangue” afferma Frigato

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