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Medasense Biometrics ha reso noti gli esiti positividi una serie di studi, tra cuiquelli interessati dalla tecnologia di monitoraggio NOL, supporto cliniconella terapia del dolorein grado di valutarelo stato nocicettivo dei pazienti in situazioni in cuinon sono in grado dicomunicare, soprattutto in caso diterapiaintensivaechirurgia con anestesia totale.
Tutti gli studi hanno valutato il ruolo svolto dal NOL nell’offrire una migliore stima del dolore e migliorare i risultati.
Nel primo studio, il Prof. Albert Dahan e l’equipe del Medical Centre dell’Università di Leida hanno cercato di capire se, rispetto alla pratica standard, la somministrazione di analgesici oppioidi determinata dall’indice NOL in sala operatoria abbia un impatto sull’assunzione di analgesici e sul paziente. Lo studio, che ha ricevuto il premio “10 Best Abstracts of Clinical Science”, è stato presentato dal Prof. Dahan alla conferenza di anestesiologia di San Francisco del 2018.
Nello studio, 80 pazienti sottoposti a chirurgia, con anestesia a base di remifentanil e propofol e trattamento analgesico regolato dall’indice NOL, sono stati confrontati con i risultati della metodologia standard, che si affida all’anestesista per la somministrazione di oppioidi sulla base delle variazioni nel battito cardiaco e nella pressione sanguigna del paziente. È stato dimostrato che la somministrazione regolata dall’indice NOL ha comportato l’uso del 33% in meno di oppioidi nel corso dell’operazione, oltre ad avere registrato l’80% in meno di eventi ipotensivi emodinamici. I ricercatori hanno quindi concluso che “la somministrazione di oppioidi regolata dall’indice NOL è clinicamente rilevante e migliora i risultati per i pazienti.”
Galit Zuckerman-Stark, CEO e fondatrice di Medasense ha dichiarato: “Sempre più studi dimostrano che l’ipotensionenel corso di un interventoaccresce il rischio dilesioni miocardiche, di gravi lesioni ai renie dimortalità. Questo studio dimostral’importanza del monitoraggio dell’indice NOL in chirurgiae la suacapacitàdi ridurrele probabilitàdi complicazioni postoperatorie.”
Nel secondo studio, un equipe dell’Università Cattolica di Lovain in Belgio guidata dalla Prof.ssa Patricia Lavand‘homme ha valutato il potenziale legame tra i valori dell’indice NOL registrati nel corso di un intervento e il recupero postoperatorio a seguito di artroplastica del ginocchio, nel quadro del protocollo analgesico senza oppioidi. A seguito dell’analisi di 75 pazienti adulti, i risultati presentati a settembre 2018 durante la conferenza IASP hanno dimostrato una relazione tra l’indice NOL, il dolore causato dalla mobilitazione nel giorno successivo all’intervento e il dolore causato dal movimento a 3 mesi dall’intervento. Gli autori hanno quindi concluso che il “controllo della nocicezione intra-operativa è importante e in grado di prevedere l’insorgenza di dolore post-operatorio a breve e lungo termine.”
Zuckerman-Stark ha aggiunto: “Gli studi clinici dimostrano chiaramente il potenziale della nostra tecnologia nel migliorare la terapia per i pazienti e aiutare la medicina. Riteniamo questi risultati i primi tra i molti dei vantaggi che la tecnologia NOL ha in serbo.”