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L’Ulss 6 Euganea rinnova le dotazioni deputate all'”imaging”, le indagini diagnostiche che utilizzano ultrasuoni, fondamentali per compiere esami di base sempre più precisi e accurati: 26 nuovi ecotomografi sono stati allocati negli ospedali di Padova-Piove di Sacco, Cittadella-Camposampiero, Monselice-Montagnana, e nei Distretti socio-sanitari di Padova/via Temanza e Selvazzano, per un investimento complessivo regionale di 1.798.000 euro. A questi se ne aggiungeranno, nel corso dell’anno, altri 12, sempre finanziati dalla Regione del Veneto con altri 751mila euro, per una spesa totale di 2.089.000 euro. L’aggiudicazione è avvenuta tramite gara gestita da Azienda Zero. Si tratta di ecografi multidisciplinari ad alta gamma, ambulatoriali o portatili, cardiovascolari top e media gamma. Alcuni consentono lo studio volumetrico di organi e tessuti in 3D, estendendo l’analisi al 4D ovvero le tre dimensioni più la quarta temporale, altri sono dotati della funzione di “fusione” di immagini, esiti di Tac o Risonanza magnetica, con le immagini ecografiche, vanno cioè a incrociarle. La “fusione” è infatti la tecnica che aumenta la sensibilità dell’ecografia consentendo un confronto diretto e una sovrapposizione delle immagini per poter tracciare un quadro clinico sempre più preciso e accurato. Altri ecografi sono dotati di software per la scansione volumetrica dei bambini nella pancia della mamma, altri ancora presentano accorgimenti per prevenire le disfunzioni sistoliche, per compiere la diagnostica dei disturbi respiratori, per lo studio della fisiopatologia polmonare, per la diagnostica addominale, per l’analisi della rigidità del fegato, per “vedere” i noduli tiroidei. In generale sono apparecchi versatili e flessibili, utili anche a compiere biopsie o interventistica mirata. Sono richieste, da parte dei sanitari che li utilizzano, particolari doti di manualità e spirito di osservazione, oltre a un’accurata cultura dell’immagine ed esperienza clinica.
“Ringrazio la Regione Veneto a cui sta a cuore la qualità del sistema sanitario che passa anche attraverso l’innovazione continua. Il rinnovamento tecnologico – sottolinea il Direttore Generale dell’Ulss 6 Euganea Domenico Scibetta – si declina in un’assistenza migliore, più puntuale, più circostanziata, più personalizzata, resa ai nostri pazienti: da una parte macchine sempre più sofisticate, dall’altra uomini, donne, neonati, future mamme, futuri bambini ai quali cerchiamo di offrire risposte assistenziali sempre più evolute, diagnosi sempre più accurate, percorsi terapeutici sempre più appropriati”.

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