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Arriva una buona notizia per la lotta ai tumori del sangue e a comunicarla è l’impresa sociale italiana EMN Research Italy con sede a Torino che annuncia l’avvio, a livello europeo, di un nuovo studio clinico denominato EMN18 che prevede una terapia sperimentale per pazienti affetti da mieloma ed eleggibili al trapianto di cellule staminali. Con il coordinamento dei professori Mario Boccadoro e Michele Cavo, lo studio EMN18 si colloca all’interno del grande network europeo dell’EMN Foundation, guidato dal prof. Pieter Sonneveld, e di cui EMN Research Italy costituisce il ramo italiano e si avvarrà della collaborazione di circa 50 centri in Europa, coinvolgendo nazioni quali Olanda, Repubblica Ceca, Irlanda, Grecia e, appunto, Italia, dove il Clinical Trial Office di Torino centralizzerà le operazioni di data management.
EMN18 è destinato ad avere un impatto importante nello scenario internazionale della lotta alle neoplasie del sangue per via dell’elevato numero di pazienti coinvolti e del carattere innovativo della terapia sperimentale proposta. Il Daratumumab, anticorpo monoclonale di nuova generazione, verrà infatti combinato con i farmaci Bortezomib, Ciclofosfamide e Desametasone. In termini di efficacia e sicurezza, la terapia sperimentale verrà confrontata con un trattamento standard.
Grecia, Irlanda, Italia, Olanda e Repubblica Ceca sono le nazioni europee dove è stato avviato lo studio clinico EMN18
I passi avanti fatti grazie all’introduzione di nuovi farmaci e nuove combinazioni, e il conseguente aumento della sopravvivenza e delle risposte, sono senz’altro elementi fondamentali che rinvigoriscono le speranze dei pazienti e dei loro familiari. L’adozione del Daratumumab nello studio EMN18 dovrebbe portare a netti miglioramenti sotto questo profilo, oltre a implicare un minore tasso di tossicità e un conseguente incremento della qualità della vita.
Ancora una volta EMN Research Italy e Torino sono dunque in prima linea nel trattamento del mieloma multiplo, un tumore che colpisce prevalentemente i pazienti anziani. Grazie agli sforzi costanti e all’impegno dei ricercatori e di tutte le persone coinvolte nelle sperimentazioni cliniche, negli ultimi anni si è assistito ad un sensibile aumento delle opzioni terapeutiche con un conseguente miglioramento della sopravvivenza e della qualità di vita.