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È un traguardo importante quello che l’Auxologico festeggia oggi alle ore 17 presso la sua sede di Villa Caramora a Verbania, sancito dal convegno “Auxologico: 60 anni di ricerca e cura”. Incontro aperto al pubblico a cui prendono parte, oltre ai medici e alla dirigenza di Auxologico, anche Sergio Chiamparino, presidente della Regione Piemonte, il vescovo di Novara Franco Giulio Brambilla, Antonio Saitta, assessore alla Sanità della Regione Piemonte e, in rappresentanza del Ministero della Salute, Giovanni Leonardi, direttore generale della Ricerca e dell’Innovazione in Sanità. Presenza del rappresentante del Ministero della Salute motivata anche dal fatto che Auxologico, proprio partendo dalla attività di ricerca e clinica dell’originaria sede ospedaliera di Piancavallo nel 1972 viene ufficialmente riconosciuto come “Istituito di Ricovero e Cura a Carattere Scientifico”, uno dei primi IRCCS a potersi fregiare di tale titolo,oggi limitato a 50 ospedali di valenza nazionale e di alta specializzazione.
«Lo sguardo che volgiamo oggi va al futuro», dice il Presidente di Auxologico Michele Colasanto, «agli obiettivi conseguiti e quelli da conseguire ancora nella attività clinica e nella ricerca. Ma non possiamo avviare questa riflessione senza far cenno almeno alle origini, al fondatore mons. Bicchierai e al suo lascito, su cui Auxologico è cresciuto e si è irrobustito. Di mons. Bicchierai qui possiamo solo ricordare la sua statura di protagonista del suo tempo, sacerdote pienamente fermo nella sua appartenenza alla Chiesa, ma anche aperto alla novità, animatore di opere sociali, determinato, a volte temerario, nei tanti ruoli ricoperti. Il suo lascito del resto ci fa capire molto bene la sua personalità».
A distanza di 60 anni dal primo insediamento ospedaliero a  Piancavallo, Auxologico è oggi una importante realtà sanitaria di rilievo nazionale che vanta 13 sedi distribuite tra Piemonte e Lombardia, con una forte presenza sul territorio, andando perciò incontro a quella che sempre più viene indicata come l’assistenza sanitaria del presente e soprattutto del futuro: la medicina vicina al paziente, sempre più personalizzata, che trae continuamente stimoli dalla integrazione con la ricerca. Ciò negli ambiti di intervento tradizionali di Auxologico: l’endocrinologia e le malattie metaboliche; le malattie cardiovascolari, neurologiche, le patologie legate all’invecchiamento, la chirurgia mini-invasiva e robotica fino all’intervento riabilitativo intensivo.
Ecco perché la parte più strettamente espositiva dell’incontro di oggi a Villa Caramora, ha come titolo: “Il contributo di Auxologico al progresso della medicina”.
«Arriviamo da lontano», sottolinea Mario Colombo, Direttore Generale di Auxologico, «nel senso che sessanta anni di esperienza in campo medico e della ricerca biomedica si concretizzano soltanto con una progressiva ma costante crescita complessiva: le infrastrutture ospedaliere, le tecnologie mediche all’avanguardia, ma anche, necessariamente e soprattutto, la formazione del nostro personale. Dati alla mano, possiamo oggi sostenere che Auxologico rappresenta un solido motore per l’occupazione e per la cura, così come per la formazione specialistica. Ammontano a ben 132 milioni di euro gli investimenti sostenuti negli ultimi 10 anni, di cui: 99 milioni per rinnovamento strutturale, 28 per rinnovamento tecnologico e 7 per rinnovamento nel settore dell’ “Information Technology”. Per quanto riguarda il nostro personale, Auxologico oggi impiega 2.400 professionisti, di cui oltre il 70% è laureato e con titoli post laurea».
Oggi Auxologico è presente in Lombardia e Piemonte con 13 strutture ospedaliere, diagnostiche e poliambulatoriali e un importante Centro Ricerche e Tecnologie Biomediche.
Come Fondazione senza scopo di lucro Auxologico ha acquisito, nel corso dei suoi sei decenni di vita, una riconosciuta esperienza nella ricerca biomedica, nella diagnostica, nell’assistenza sanitaria di alta specializzazione, nella cura e nella formazione. I traguardi raggiunti in tali campi generano ogni anno oltre 370 pubblicazioni scientifiche internazionali. L’impegno costante nella ricerca applicata, condotta da medici e clinici universitari di fama internazionale,  consentono ad Auxologico di offrire ai circa 1.300.000 pazienti annui percorsi diagnostici, terapeutici e riabilitativi di eccellenza. Al centro dell’interesse scientifico e clinico  di Auxologico vi è lo sviluppo della persona nell’arco delle sue diverse fasi di vita: l’uomo, dal concepimento all’età matura, lungo un percorso di crescita armonica ed equilibrata. E tale rimane il principio ispiratore di Auxologico di ieri, come di oggi, sessanta anni dopo.