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Sono appena state pubblicate su Hypertension e Journal of the American College of Cardiology, le nuove linee guida sull’ipertensione. Si tratta del primo aggiornamento dal 2013. La novità principale non è solo l’abbassamento della soglia di normalità da 140/90 a 120/80 mmHg, ma soprattutto il protocollo per il monitoraggio e la prevenzione. La misurazione della pressione è l’arma vincente per intervenire precocemente contro il killer silenzioso ed evitare danni irreparabili.
In America i nuovi valori incrementeranno la categoria degli ipertesi del 14%: quasi un americano su 2. Ad aumentare saranno soprattutto gli ipertesi con meno di 45 anni: si stima che gli uomini in questa fascia di età triplicheranno e le donne raddoppieranno.
Questo nuovo esercito di ipertesi è per la maggior parte gestibile senza farmaci. Sono raccomandati sia un corretto stile di vita, sia la regolare e accurata misurazione domiciliare della pressione, purché effettuata con apparecchi validati.
1 italiano su 3 però commette errori nella misurazione. Lo sbaglio più diffuso è l’errato posizionamento del bracciale. Corman porta in Italia i misuratori Omron, che rilevano sempre accuratamente la pressione in qualunque posizione e memorizzano i valori per condividerli con il medico. Lo confermano gli studi dell’Università di Milano-Bicocca e dell’Istituto Auxologico Italiano.
L’ultimo modello, Evolv, “all in one” è l’unico con tutte le parti del device e il display integrati nel bracciale. Tutto in uno, preciso a 360°. Infatti la tecnologia brevettata Intelli Wrap garantisce misurazioni accurate in qualunque posizione. Grazie all’app Omron connect è possibile scaricare tutte le misurazioni effettuate e condividerle con il medico senza diari cartacei.
Una semplice rotazione del bracciale dei tradizionali misuratori, infatti, può causare un errore fino a 12 mmHg per la sistolica e 5 mmHg per la diastolica. Variazioni anche di pochi mmHg possono essere determinanti nella definizione della terapia e nella prospettiva prognostica di andare incontro a infarto, ictus o altre complicazioni cardiovascolari.

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