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Diciotto nuovi posti letto per subacuti, un reparto intero in un’ala completamente ristrutturata dell’ospedale di Romano. Attivi da ottobre, hanno già accolto 32 pazienti che, avendo risolto un problema acuto inMedicina, in Chirurgia o in un altro ospedale, hanno ancora bisogno di assistenza prima di essere dimessi definitivamente.

“Questo consente nello stesso tempo di offrire un’assistenza adeguata ai pazienti che usufruiranno del nuovo reparto e di impiegare altrettanto appropriatamente i posti letto per acuti”, ha illustrato il direttore generale dell’Asst Bergamo Ovest Elisabetta Fabbrini.

“L’investimento per la ristrutturazione,cominciata nel settembre 2016, ammonta a 2 milioni di euro, ma quel che più conta è che l’apertura e l’accreditamento del reparto comporteranno un finanziamento costante, in particolare per le risorse umane e assicureranno a questo presidio un ruolo fondamentale”.

Il percorso di riorganizzazione s’inserisce nel lavoro in atto con il Centro servizi e in particolare la Centrale di dimissioni protette, che può impiegare il tempo del ricovero nel reparto dei subacuti, per individuare la migliore situazione postdimissione.

Il finanziamento per la ristrutturazione ammontava a 2.371.313 euro. Espletata la gara pubblica, è stato ottenuto un risparmio di oltre 350.000 Euro, che sono già stati impiegati per il presidio ospedaliero di Romano, per l’acquisto e l’installazione di Archivi rotanti secondo le indicazioni della Soprintendenza Archivistica regionale e per uno studio di fattibilità sulla sistemazione dei percorsi di ingresso e del Pronto Soccorso di Romano.  

Alla presenza degli assessori regionali al Welfare Giulio Gallera, dell’Assessore alle Infrastrutture Trasporti e Mobilità sostenibile Claudia Terzi, dei consiglieri regionali Paolo Franco e Monica Mazzoleni, dei sindaci di Romano, Barbata, Fontanella, Morengo, Bariano e Cologno, dei deputati Daniele Belotti ed Elena Carnevali e del dg dell’ATS Mara Azzi è statopresentato il reparto, abbellito dai quadri generosamente donati dal Circolo di Ricreazione Artistica Romanino, oltre a due nuove realtà, l’ambulatorio di Flebologia avanzata e quello di Ben-essere donna. Il primo grazie a una tecnica innovativa consente di sottoporsi a un intervento per risolvere i problemi di varici, senza dover intraprendere lunghi periodi di convalescenza. In otto mesi di attività sono già stati eseguiti 185 interventi.

Il Centro Ben-essere donna invece offre un’assistenza multidisciplinare alle donne in menopausa, con l’aiuto di diversi specialisti: ginecologi, endocrinologi, psicologi, ortopedici e grazie alla tecnologia a radiofrequenza quadripolare dinamica ginecologica, di risolvere quei disturbi legati alle variazioni ormonali, come atrofia vaginale, lieve incontinenza e ripetute infezioni urinarie.

Problemi cheriguardano anche giovani donne che, guarite da tumori ormoni dipendenti, si trovano a vivere una menopausa precoce indotta farmacologicamente o chirurgicamente. In particolare i medici hanno illustrato all’assessore Galleral’importanza di poter garantire in futuro questo tipo di terapia all’internodei percorsi di follow up oncologico, senza costi per le pazienti.

Si tratta di nuove iniziative che confermano la vocazione dell’ospedale di Romano a struttura che offre i servizi previsti dal DM 70, con in più molti servizi ambulatoriali, riabilitativi e di day surgery, che consentono l’integrazione delle equipe e miglior utilizzo delle sale operatorie e dei posti letto.

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