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La nuova struttura dell’Ospedale Magalini di Villafranca (Verona) è stata inaugurata alla presenza del Presidente della Regione Veneto,  Luca Zaia, dell’Assessore Regionale Luca Coletto, del Direttore Generale dell’AULSS 9 Scaligera dott. Pietro Girardi, del Vescovo di Verona Monsignor Giuseppe Zenti e di numerose autorità civili e militari.
La struttura era stata interessata da un importante incendio nel primo mattino di domenica 23 marzo 2003, e solo grazie al pronto intervento dei soccorritori furono portati in salvo circa una sessantina di degenti presenti in ospedale. I danni generati da tale incendio richiesero un intervento progettuale importante, per il quale si mobilitarono fino da subito amministratori locali, cittadini, associazioni di volontariato, e si costituì un comitato per la ricostruzione dell’ospedale.
In tempi stretti venne nominato, con Decreto del Presidente del Consiglio dei ministri, l’architetto Antonio Canini quale commissario straordinario per la ricostruzione dell’ospedale e autorizzato l’utilizzo di parte dei fondi regionali ed ex art. 20 già previsti per la realizzazione della programmazione regionale dell’epoca, che prevedeva a Villafranca l’ospedale per acuti di riferimento territoriale per un importo di oltre 70 miliardi di lire
Nel biennio 2008-2009 la Regione, in accordo con il Governo, “recupera” il finanziamento di 40 milioni di euro e sblocca tali fondi riattivando l’iter per il progetto esecutivo per la ricostruzione del nuovo ospedale. IL 18 maggio 2012 si ebbe inizio lavori di ricostruzione; apre il cantiere per la realizzazione del nuovo ospedale. Il 15 novembre 2016 si registrò l’ultimazione lavori strutturali.
Il progetto complessivo ha previsto la realizzazione di un nuovo corpo di fabbrica dedicato all’emergenza, all’attività chirurgica e alle degenze, collegato agli edifici preesistenti dell’Ospedale e la realizzazione di un nuovo corpo di fabbrica da adibire a centrali tecnologiche e opere varie di adeguamento, qualificazione delle aree esterne e messa in sicurezza del monoblocco esistente.
La nuova struttura ospedaliera, denominata corpo quintuplo, vede la collocazione di tutte le funzioni di diagnosi e cura, i servizi e la logistica, ed è collegata funzionalmente al Monoblocco esistente a mezzo di n. 3 corridoi/passerelle , articolata su complessivi 7 livelli, ciascuno delle dimensioni di circa m. 30×100, con una superficie complessiva di circa 31.400 mq e di una elisuperficie in copertura ad una altezza di circa 26,30 m. Il costo sostenuto per la realizzazione dell’opera è stato di 37.544.784,12 euro. A seguito poi della consegna della struttura è iniziato l’iter di acquisizione delle attrezzature e della tecnologia necessaria per il funzionamento dell’Ospedale.
Negli ultimi mesi si è concluso l’iter che ha portato all’approvazione da parte della Regione della nuova programmazione ospedaliera a seguito del lavoro concertato con il Comitato dei Sindaci del distretto n. 4 e Azienda Ulss 9 Scaligera che ha identificato l’Ospedale Magalini di Villafranca quale ospedale per acuti dell’area Ovest Veronese con tutti i servizi e le degenze previsti dalla normativa per svolgere tale ruolo e funzione.
Pertanto la struttura di recente costruzione è occupata da servizi di diagnosi, cura e di supporto: Al Piano Seminterrato sono presenti i  magazzini, le sottocentrali idrica e termica, i locali servizio pulizie, i locali UPS 1 e 2, i locali farmacia, la mensa, gli spogliatoi del personale, i locali depositi, l’area morgue, e il deposito. Al Piano Rialzato sono invece presenti la camera calda, il pronto soccorso con OBI da 10 posti letto, i locali radiologia d’urgenza, il gruppo operatorio con 5 sale operatorie e sterilizzazione e terapia intensiva da 10 posti letto, di cui 2 per isolati, la zona preparazione e risveglio, gli ambulatori chirurgici e i locali di supporto. Al Piano Primo, invece, si registra l’Area Materno Infantile con n. 20 posti letto di Ostetricia e Ginecologia , 4 sale travaglio e parto, la sala operatoria complanare per urgenze ostetriche, 10 posti letto di Pediatria e 5 posti letto di patologia neonatale ricavati nel monoblocco esistente e collegati funzionalmente al reparto di pediatria. Al Piano Secondo è presente l’Area chirurgica con 71 posti letto complessivi suddivisi tra chirurgia generale, oculistica, ortopedia e traumatologia, otorinolaringoiatria, urologia, week surgery multidisciplinare. Al Piano Terzo, l’Area Medica con 61 posti letto complessivi, suddivisi tra cardiologia, gastroenterologia, medicina generale, geriatria, nefrologia, neurologia, oncologia, pneumologia, oncologia. Al Piano Quarto, l’Area Riabilitativa con 10 posti letto e annesse palestre, Servizio Ambulatoriale di Oncologia, Servizio di Endoscopia digestiva. Il Piano Quinto è invece interamente destinato alle Unità di Trattamento Aria a servizio dell’intera struttura e alla restante dotazione impiantistica. Il Piano Copertura prevede la presenza di pannelli fotovoltaici, e prevede la presenza di un Piano Elisuperficie.
L’ospedale è organizzato secondo una logica di flussi graduali di cittadini che all’ingresso principale al piano terra dell’avancorpo trovano gli sportelli multifunzionali, il punto prelievi per gli esami di laboratorio, il centro per donazione del sangue e per le terapie trasfusionali, mentre al primo piano rimangono collocati il distretto socio-sanitario e la Dialisi.
Dall’avancorpo i cittadini possono accedere al monoblocco nel quale si trovano principalmente i servizi di radiologia, di poliambulatorio specialistico, di pre-ricovero.
Dall’area del monoblocco si accede al nuovo corpo quintuplo attraverso 3 corridoi dove si trovano principalmente le degenze ospedaliere e l’area di urgenza emergenza come sopra specificato.
In tal modo si cerca di contenere il flusso dei cittadini esterni nell’area dell’avancorpo e del monoblocco, mentre verso il corpo quintuplo, sede di degenze e di servizi di emergenza, vi è un filtro “naturale” di accesso.