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Sarà a servizio sia dei pazienti ricoverati che per quelli esterni, la nuova risonanza magnetica installata in tempi record dall’Azienda provinciale per i servizi sanitari all’Ospedale di Cavalese. L’apparecchiatura, il cui costo complessivo è di oltre 270mila euro, consentirà a regime di effettuare 2500 esami all’anno, ma anche di ampliare l’offerta diagnostica; in questi giorni si sta completando la formazione del personale e si prevede l’avvio dell’attività clinica il 4 di marzo.

“La nuova risonanza magnetica – ha detto il direttore generale dell’Apss Paolo Bordon, che ha ringraziato il personale del tecnico e amministrativo dell’Azienda per aver perfettamente rispettato il cronoprogamma – è un servizio indispensabile richiesto da molto tempo dai rappresentanti delle comunità delle Valli dell’Avisio e Fassa. Un servizio che permetterà non solo di assistere al meglio i pazienti ricoverati all’ospedale di Cavalese ma anche di dare risposte ai cittadini di questi territori che non dovranno più recarsi in altri ospedali per effettuare esami diagnostici con risonanza magnetica”. Sono infatti potenzialmente 2.500 gli esami che questo nuovo strumento può effettuare, a fronte di circa 700 risonanze magnetiche all’anno chieste dai residenti della val di Fiemme.
Quindi il direttore Scappini ha ricordato che l’intervento per la collocazione della nuova risonanza magnetica è stato eseguito in tempi record, visto che i lavori sono iniziati ufficialmente il 7 gennaio scorso.
“Questa apparecchiatura – ha spiegato Centonze, direttore dell’U.O. – risponde perfettamente alle esigenze di efficienza dell’assistenza sanitaria moderna e costituisce una scelta ideale per tutti i servizi di radiodiagnostica, come quello dell’ospedale di Cavalese, caratterizzati da un carico di lavoro muscolo-scheletrico considerevole. Fra le novità assolute vi è possibilità di studiare la colonna vertebrale e le articolazioni fra cui le anche; è una apparecchiatura piccola ma con costi di manutenzione e gestione contenuti”.

Il macchinario installato in valle di Fiemme ha una potenza di 0,25 Tesla ed è dedicato all’attività diagnostica ortopedica e allo studio delle articolazioni. L’apparecchiatura, permette lo studio delle articolazioni, a cui vanno ad aggiungersi le articolazioni coxo-femorale, temporo-mandibolare e la colonna vertebrale, introducendo pertanto alcune novità assolute nell’offerta diagnostica.
La nuova apparecchiatura è prodotta in Italia e il suo open design permette scansioni su pazienti fino a 200 Kg e un accesso facile per il paziente come un’ampia apertura e un tavolo rotante, senza problemi di claustrofobia, visto che il diametro del polo superiore di 84 cm permette al paziente di tenere la testa fuori dal sistema anche durante l’esame sulla colonna lombare. La risonanza magnetica ha in dotazione un’ampia gamma di bobine multiple phased array e solenoidali in modo da garantire il massimo rapporto segnale/rumore ottenibile per ogni distretto esaminato. Il software dell’apparecchiatura dispone di un ampio set di sequenze per garantire la copertura di tutti i bisogni clinici dei pazienti. Considerando un utilizzo clinico giornaliero di otto ore per 250 giorni all’anno, la capacità operativa massima della nuova apparecchiatura è di circa 2500 esami all’anno.
Il costo complessivo dell’intervento per lavori di adattamento dell’area e fornitura in opera dell’apparecchiatura è stato di 274.168 euro Iva compresa.