Print Friendly, PDF & Email

È stata inaugurata la nuova bobina Breast per l’esecuzione di biopsie con guida della risonanza magnetica donata dall’Associazione Qui Donna SiCura alla Struttura complessa di Radiologia diagnostica per immagini – interventistica della ASST di Monza.

“La risonanza magnetica della mammella è un esame diagnostico molto potente, per elevata qualità e risoluzione delle immagini – sottolinea il dott. Rocco Corso, direttore della struttura che ha ricevuto la donazione – che permette di identificare noduli molto piccoli, spesso impalpabili e invisibili con le metodiche tradizionali, studiandone la dinamica di vascolarizzazione attraverso l’utilizzo del mezzo di contrasto. Si tratta di un esame complementare e di approfondimento alla mammografia ed ecografia mammaria. È l’esame più sensibile che esista oggi in ambito senologico, da impiegare su precise e specifiche indicazioni valutate da specialisti in ambito senologico. La risonanza magnetica mammaria infatti permette di identificare noduli tumorali maligni perché presentano aspetto diverso e sono vascolarizzati in maniera anomala rispetto al tessuto mammario normale e ai noduli benigni. Questo consente di identificare e caratterizzare il tumore mammario quando è ancora di piccole dimensioni e, magari, non visualizzabile attraverso mammografia ed ecografia”.

“Esistono dei tumori che per dimensioni, caratteristiche della mammella e caratteristiche intrinseche del tumore stesso – aggiunge la dott.ssa Anna Abate, medico della radiologia senologica – non sono visualizzabili con le metodiche standard. Per la conferma della diagnosi si rende perciò indispensabile una biopsia che può essere eseguita solo durante l’esecuzione della risonanza magnetica che ha identificato l’area sospetta. Questa procedura è eseguibile in pochissimi centri in Italia: l’ausilio di questa bobina appositamente creata, caratterizzata da una griglia che poggia direttamente sul seno da biopsiare, permette di calcolare esattamente la posizione del nodulo stesso attraverso un’analisi e misurazioni dettagliate delle immagini acquisite. Con un particolare ago e sistema di prelievo si procede alla rimozione del tessuto da analizzare lasciando in sede un piccolo marker che permette di riconoscere nel tempo quale zona è stata indagata. La paziente è posizionata prona, in condizioni confortevoli e con l’esecuzione di anestesia locale, non sente alcun dolore: con il prelievo bioptico si acquisisce una diagnosi certa e in caso di necessità si può procede ad un successivo intervento chirurgico. Senza questa specifica bobina la biopsia non risulterebbe possibile e questo particolare gruppo di tumori del seno, non diversamente analizzabili, rimarrebbe spesso misconosciuto fino ad una fase tardiva perdendo di fatto le possibilità di cura offerte da una diagnosi precoce”.

Riccardo Giovanazzi, Direttore Clinico della Breast Unit: “Grazie alla rinnovata sensibilità dell’associazione onlus Qui Donna SiCura e delle sue sostenitrici che negli anni ci hanno permesso di inserire nel percorso di diagnosi e cura delle paziente affette da carcinoma mammario innovazioni tecnologiche di importante rilievo. Ringrazio i vertici Regionali e Aziendali e le Autorità per il sostegno dato al programma di cura delle neoplasie mammarie della nostra ASST di Monza. Questa attrezzatura pone le basi per la senologia del futuro a cui stiamo lavorando per diagnosticare e biopsiare tumori che affronteranno modalità di trattamento anche su base molecolare oggi agli albori. Persegue il nostro obiettivo di sempre: mettere a disposizione delle nostre pazienti tutte le innovazioni che compaiono sulla scena di cura internazionale appena possibile grazie anche ad una equipe di professionisti altamente qualificati nel campo senologico. Grande significato della donazione proprio nel Mese della prevenzione del Tumore al seno”.

“Nella nostra città – dichiara il sindaco Dario Allevi – la cultura della prevenzione è forte e consolidata grazie soprattutto all’energia di soggetti del terzo settore come l’associazione Qui Donna SiCura che, da anni, porta avanti la propria missione con passione, competenza e tanto lavoro. Tutti insieme abbiamo il dovere di continuare in quest’azione per rendere sempre più consapevoli i cittadini dell’importanza della diagnosi e della prevenzione”.

“Anche io mi associo ai ringraziamenti – spiega Mariuccia Corbetta, vicepresidente dell’associazione Qui Donna SiCura –. In particolare a Monica e Alessandro della gioielleria Lo Scrigno di Monza, sempre molto vicina alla nostra associazione, perché l’80 per cento dell’acquisto di questa bobina è stato anche per merito loro”.

“L’obiettivo di Regione Lombardia è quello di migliorare costantemente le apparecchiature e i macchinari delle strutture sanitarie per permettere una maggiore qualità ed efficienza nella cura di patologie che colpiscono nel fisico ma anche nell’animo i pazienti coinvolti – conferma Fabrizio Sala, Vicepresidente di Regione Lombardia -. Ecco perché risulta fondamentale che istituzioni e associazioni come Qui Donna SiCura facciano squadra per sostenere l’acquisto di attrezzature sempre più innovative per la cura delle neoplasie, come ad esempio questa bobina in grado di effettuare biopsie mirate con una procedura che solo pochissimi centri in Italia riescono ad eseguire. La prevenzione e la precisione con cui vengono svolti gli esami radiologici permettono una diagnosi precoce e maggiori possibilità di cura per i pazienti”.

“Innanzitutto ringrazio Qui Donna SiCura per la sensibilità che mostra nei nostri riguardi da anni – conclude il Direttore Generale della ASST di Monza Mario Alparone -. Eccellenza in ambito Breast Unit si declina con multidisciplinarietà dell’approccio e tempestività e precisione della diagnosi e della cura. La dotazione tecnologica della ASST della Monza in ambito senologico è di primissimo livello e questa bobina ci consente di aumentare le nostre capacità diagnostiche”.