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Con la nuova area della degenza del Centro multidisciplinare di Chirurgia robotica mini-invasiva, riservata ai pazienti dell’area vasta nord-ovest e alle pazienti ginecologiche dell’Aoup, arriva a completamento il progetto di potenziamento del settore della robotica per l’Aoup cominciato nel lontano 2001 con l’acquisto del primo sistema robotico “Da Vinci” e ora concretizzatosi in un Centro che è di riferimento europeo per la formazione, con tre sistemi robotici in dotazione, di cui l’ultimo all’avanguardia una caratterizzazione multidisciplinare e multispecialistica che ne fa il primo centro europeo per numero di interventi effettuati. Solo nel 2016 sono stati infatti 1.139 e per l’anno che sta per finire la quota verrà anche superata di qualche decina. Un punto di forza ne ha decretato il successo: la standardizzazione delle procedure e il coordinamento centralizzato dell’utilizzo delle risorse umane e tecnologiche, che è anche la chiave della sostenibilità dei costi.
Adesso i pazienti provenienti dall’area vasta sottoposti a intervento di chirurgia robotica avranno dei letti dedicati per completare il percorso assistenziale fino alla dimissione, senza più trasferimenti negli altri reparti di degenza dell’ospedale.
Ma l’area della degenza non è l’unica nuova acquisizione del Centro multidisciplinare di Chirurgia robotica dell’Aoup, che si trova al piano terra dell’Edificio 30 A e dove i tre robot vengono utilizzati anche dai chirurghi provenienti dall’area vasta. Nei nuovi spazi è stata anche allestita, oltre a una saletta soggiorno dedicata per i pazienti, un’area meeting per la didattica e la formazione, direttamente collegata con le tre sale operatorie, in modo da consentire le sedute di training sul “Da Vinci” agli operatori sanitari in addestramento. Tutta l’organizzazione del Centro pisano rientra nel contesto del Polo regionale di chirurgia robotica per coordinare il quale la Regione ha creato un tavolo tecnico-scientifico guidato dalla professoressa Melfi, con l’obiettivo di estendere il modello su tutto il territorio regionale.
“Questo Centro realizzato a Pisa racchiude un pezzo del lavoro fatto in Regione insieme a Università e Aziende – ha dichiarato l’assessore regionale alla salute Stefania Saccardi, intervenuta alla conferenza stampa insieme al rettore dell’Università di Pisa Paolo Mancarella, alla Direzione aziendale dell’Aoup e dell’Area vasta Toscana nord-ovest – secondo una linea di pensiero che è contenuta nella riforma che abbiamo scritto. Qui a Pisa sulla robotica e, in generale, nella chirurgia assistita dalla tecnologia c’è una grande tradizione e quindi questo Centro non poteva che nascere qui. Vedo fra i presenti il professor Franco Mosca, che della chirurgia e dell’innovazione è stato, per così dire, il “padre nobile” e che, come tutti i grandi maestri, ha tirato su dei grandi allievi. E d’altronde oggi il livello della tecnologia è tale, sia sotto il profilo della raffinatezza sia sotto quello dei costi, che non era più possibile sostenere una specie di gara fra le aziende a chi aveva di più. Era necessario mettere ordine perché tecnologie così costose e raffinate come i sistemi robotici devono stare fisicamente dove c’è la casistica, dove ci sono le competenze e le professionalità, dove c’è la ricerca, per poter essere utilizzate al meglio. Così abbiamo costituito in Regione un nucleo che si occupasse di nuove tecnologie e di robotica, per capire come sviluppare una rete e metterle a disposizione di tutti i professionisti, pur trovandosi fisicamente in un luogo ben preciso. Perciò abbiamo avuto l’ambizione di realizzare a Pisa un centro di Chirurgia robotica che è a disposizione di tutta l’area vasta nord-ovest e ci siamo riusciti perché le direzioni generali delle due Aziende, insieme alla direzione della programmazione di area vasta, hanno lavorato in sinergia dimenticando interessi personali e guardando solo ai vantaggi che si possono ottenere quando si lavora in squadra”.