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Dopo un complesso percorso durato oltre un anno, nei giorni scorsi per il Programma Trapianti di Midollo osseo in ambito pediatrico dell’Ircss Materno Infantile “Burlo Garofolo” è arrivata la conferma della Certificazione agli standard internazionali Jacie. Un risultato estremamente prestigioso ottenuto grazie all’impegno della dott.sa Elisabetta Danielli che ha coordinato tutto il lavoro per il raggiungimento dell’accreditamento, del dottor Marco Rabusin, direttore del Programma, della dottoressa Natalia Maximova che guida quotidianamente l’attività di trapianto del midollo, nonché di tutto il personale diretto e in convenzione che con il suo lavoro ha permesso al Programma Trapianti di Midollo in età pediatrica del Burlo di diventare il punto di riferimento regionale, ma anche un centro di richiamo nazionale e internazionale, con l’esecuzione di oltre 450 trapianti a partire dal 1984 quando fu uno dei primi centri istituiti in Italia.

«La certificazione del Programma Trapianti di Midollo osseo in ambito pediatrico agli standard Jacie è un risultato importantissimo – afferma il direttore generale dell’Irccs, Stefano Dorbolò -, che conferisce prestigio all’Istituto e alla Struttura di Oncoematologia, il cui merito va indiscutibilmente a tutti i professionisti impegnati quotidianamente nell’assistenza dei nostri piccoli pazienti che, in così giovane età, devono affrontare situazioni molto impegnative, fisicamente e psicologicamente. Nella consapevolezza della rilevanza dell’attività erogata dal Servizio, peraltro centro di riferimento di livello regionale oltre che punto di attrazione a livello nazionale, stiamo lavorando per migliorare le condizioni logistiche e strutturali».

La certificazione, divenuta obbligatoria dal 2016 per poter far parte della rete internazionale dei centri di trapianti di midollo, è anche uno degli aspetti premianti per la conferma del Burlo come Irccs. «L’accreditamento Jacie – spiega la dott.sa Danielli – è attualmente obbligatorio in quanto richiesto dal Centro Nazionale Trapianti e dal Centro Nazionale Sangue per confermare i centri autorizzati sulla base di standard internazionali. Gli standard Jacie sono emanati dall’Ebmt, un organismo europeo internazionale e tutti i centri trapianti europei devono essere adeguati a quegli standard che sono riferiti sia alla parte clinica, sia alla parte di manipolazione delle cellule staminali. Le cellule derivano o attraverso aferesi terapeutica dal donatore di sangue periferico o attraverso un espianto di midollo in sala operatoria da un donatore compatibile per un trapianto allogenico o dallo stesso paziente per il trapianto autologo. Per l’ottenimento di questa importante certificazione, che tra le altre prevede anche standard per i centri pediatrici aggiuntivi rispetto a quelli previsti per i centri per adulti – conclude la responsabile qualità aziendale del Burlo –, dobbiamo ringraziare tutto il personale del Programma Trapianti del Burlo e tutto il personale in convenzione dell’Asugi Trieste. Si tratta di un risultato importante anche per la conferma del Burlo quale Irccs, per le possibilità che apre verso un futuro utilizzo di farmaci alternativi al trapianto e per onorare l’investitura regionale del Burlo come centro di riferimento regionale per i trapianti di midollo in età pediatrica che si affianca all’Ospedale di Udine come centro trapianti di midollo per gli adulti».

Grande entusiasmo per l’ottenimento della certificazione arriva anche da parte del direttore del Programma Trapianti, Marco Rabusin secondo il quale: «È molto importante per noi aver raggiunto gli standard accertati da un’istituzione certificatrice terza che dimostrano che il nostro Istituto e il nostro Programma hanno requisiti di eccellenza. Aver ottenuto questo accreditamento per la prima volta è sicuramente un motivo di soddisfazione e orgoglio per tutti noi e per l’equipe che, sotto la guida della dottoressa Maximova, esegue ogni anno fra i 15 e 20 trapianti di midollo osseo pediatrici. Il midollo trapiantato nel 25% deriva da donatori che sono fratelli o sorelle compatibili del ricevente, mentre nel restante 75% dei casi deriva da donatori individuati nel Registro internazionale donatori di midollo per collaborare con il quale è fondamentale avere i requisiti certificati Jacie. Pur essendo un centro medio piccolo – conclude Rabusin -, siamo punto di riferimento in regione e per molti Paesi stranieri situati sia nell’area balcanica che in regioni lontane quali Irak e Venezuela e vantiamo anche una lunga esperienza avendo avviato l’attività nel 1984 fra i primi centri pediatrici in Italia».

Profonda soddisfazione per il risultato ottenuto dal Burlo è stata espressa dal vicepresidente regionale e assessore alla Salute, Riccardo Riccardi: «I nostri sistemi-salute proseguono nella  loro attività di ricerca e di certificazione agli standard internazionali, un plauso a tutto il personale che ha contribuito al raggiungimento di questo importante certificazione che attesta l’eccellenza del centro triestino, punto di riferimento nel campo dei trapianti di midollo in ambito pediatrico non solo per tutta la regione, ma anche per molti Paesi dell’Est europeo».