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L’integrità anatomo-funzionale delle strutture del volto e del cavo orale, così complesse e fragili, è fondamentale per il normale svolgimento di funzioni vitali come la masticazione, la deglutizione, la respirazione e l’articolazione della parola. Il mantenimento di un aspetto estetico accettabile, poi, è importante dal punto di vista psicologico e dei rapporti sociali. Interventi demolitivi, anche di piccola entità, possono causare una importante riduzione della qualità della vita dei pazienti. In tempi moderni, il successo terapeutico di questo tipo di interventi non può più essere identificato con la sola sopravvivenza libera da malattia, ma è necessario perseguire, tramite tecniche ricostruttive sofisticate, una qualità di vita che sia la più alta possibile. A Sassari una equipe specializzata da anni dedica tempo, ricerca e sforzi al raggiungimento di questo tipo di risultati.

È la struttura complessa di Chirurgia Maxillo facciale dell’Azienda Ospedaliero Universitaria di Sassari, che si occupa del trattamento della patologia oncologica del cavo orale e, più in generale, del distretto della testa e del collo. La struttura, composta da 7 chirurghi, è articolata in diverse equipe e comprende tutte le competenze necessarie per eseguire sia l’asportazione della neoplasia sia la contestuale ricostruzione dei difetti residui, anche con tecniche di microchirurgia e chirurgia computer assistita.

La Chirurgia Maxillo Facciale ha attivato nel tempo una serie di progetti di ricerca che mirano al miglioramento della funzionalità delle ricostruzioni del cavo orale e della qualità della vita dei pazienti oncologici. Attività che consentono di guidare i chirurghi nella scelta della migliore tecnica ricostruttiva per ciascun tipo di difetto. «La nostra unità operativa – afferma il professore Giacomo De Riu, responsabile della struttura – è parte attiva in diversi studi multicentrici che riguardano la chirurgia computer guidata e anche la ricostruzione computer assistita dei difetti ossei della mandibola e della mascella. Si tratta di protocolli all’avanguardia che permettono di ricostruire le ossa facciali in maniera personalizzata, modellando gli autotrapianti prelevati dallo stesso organismo sulla base dei dati delle TC effettuate prima della fase operatoria».

Sono tecniche complesse, che prevedono fasi di pianificazione in web conference con ingegneri biomedici di altri Paesi. «È necessario collaborare con centri specializzati in Germania, in Belgio e anche negli Stati Uniti – riprende – e grazie a queste sinergie siamo in grado di far produrre placche in titanio “custom made”, cioè personalizzate per il paziente. Si tratta di interventi che richiedono notevoli investimenti da parte della nostra Azienda, ma con queste tecniche si migliorano notevolmente i risultati funzionali e si riducono gli esiti estetici sul volto del paziente».

Già diversi anni fa la struttura, con otto posti letto al secondo piano della seconda stecca bianca, aveva elaborato una sperimentazione all’avanguardia in questo settore, finanziata attraverso il Prin 2008. Il progetto prevedeva la riabilitazione implanto-protesica computer guidata delle ossa mascellari e mandibolari ricostruite con lembi rivascolarizzati di perone e di scapola, così da poter ripristinare completamente la funzione masticatoria in pazienti che avevano subito importanti resezioni ossee a causa di tumori o traumi che hanno danneggiato i lineamenti del volto. «Questo tipo di ricerche – aggiunge il professor De Riu – oltre alle finalità scientifiche, hanno evidentemente una immediata ricaduta positiva sui pazienti oncologici o traumatizzati che ne possono beneficiare. Si tratta, al momento – precisa – di ricerche legate alla presenza di finanziamenti specifici che non è sempre facile ottenere».

L’unità operativa, inoltre, è stata uno dei primi centri in Italia ad adottare programmi di pianificazione virtuale 3D per interventi di chirurgia ortognatica computer guidata e ciò ha permesso di accumulare una grande mole di dati riguardo all’accuratezza di queste procedure che sono oggi oggetto di diverse linee di ricerca. I chirurghi inoltre stanno validando un protocollo di programmazione e produzione delle guide chirurgiche tramite stampante 3D, completamente “in house”, che permette una netta riduzione dei tempi tecnici di attesa ed il completo abbattimento dei costi per il paziente.

Infine, la sperimentazione clinica della struttura diretta dal professor De Riu si orienta sul trattamento artroscopico mininvasivo delle degenerazioni delle articolazioni temporo mandibolari, con l’impiego di concentrati cellulari autologhi, cioè prelevati dallo stesso paziente, per la rigenerazione tissutale. Questa tecnica innovativa sta riportando ottimi risultati ed è stata di recente pubblicata sulla rivista della Società Europea di Chirurgia Maxillo Facciale.