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Dal 22 al 29 settembre, Giornata Mondiale del Cuore, si terrà la prima “ Milano Heart Week”, ideata e promossa dall’IRCCS Centro Cardiologico Monzino – con il patrocinio del Comune di Milano, la Regione Lombardia, l’Università degli studi di Milano e la World Heart Federation – per informare e sensibilizzare la popolazione circa le nuove possibilità di prevenzione delle malattie del cuore, ancora la prima causa di malattia, disabilità e decessi precoci in tutto il mondo occidentale.
«In tutto il mondo si sta affermando un’idea nuova di prevenzione cardiovascolare, che noi al Monzino abbiamo definito “di precisione” – ha esordito Elena Tremoli. Intendiamo con questo termine l’adozione di esami diagnostici e terapie preventive mirate alla singola persona, sulla base dell’elaborazione delle sue caratteristiche specifiche: l’ambiente familiare e sociale, lo stile di vita, il lavoro e la condizione economica, lo status psicologico e clinico, oltre che i dati genetici e biologici. In sintesi: a ciascuno la sua prevenzione».
La nuova sfida è in pratica personalizzare l’intensità degli interventi preventivi, migliorando la capacità di identificare i soggetti a massimo rischio di malattia rispetto a quelli meno suscettibili agli effetti dannosi dei fattori di rischio più noti, come fumo, alimentazione scorretta o scarsa attività fisica. Effetti pericolosi per tutti, ricordano gli esperti, ma non nella stessa misura.
Gli studi più recenti hanno individuato caratteristiche strettamente personali e dunque che potrebbero permettere di stabilire con maggior precisione se una persona a rischio subirà davvero un evento cardiovascolare e se un determinato intervento preventivo sarà davvero in grado di evitarlo. Inoltre, la valutazione di alcuni distretti arteriosi con metodi non invasivi ci aiuta a stimare la suscettibilità individuale ai fattori di rischio cardiovascolari, una caratteristica estremamente variabile tra le persone. «La prevenzione di precisione è già realtà, ma siamo solo agli albori e molta ricerca resta da fare in questo affascinante settore – ha concluso Tremoli. Ma mentre la scienza fa il suo corso, ognuno di noi può fare da subito qualcosa per sé. Dobbiamo occuparci del nostro benessere globale e non solo della nostra salute in senso stretto, perché conosciamo ora molti più elementi che fanno bene al nostro cuore. Alcuni dipendono da noi, come il nostro equilibrio psicologico, altri no, come l’ambiente pulito. Un motivo in più dunque per diventare cittadini impegnati nel “bene comune” e fare giusta pressione sulle autorità perché partecipino insieme a noi alla sfida della prevenzione di precisione».
Il programma della Milano Heart Week è interamente orientato al coinvolgimento della popolazione. Si parte con una serie di eventi aperti al pubblico e mediatici realizzati con i partner della Settimana: Accademia Teatro alla Scala, Guess Foundation, Rinascente, Technogym, per continuare il 28 con l’incontro “Il cervello e il cuore si parlano?” organizzato nell’ambito della Notte Europea dei Ricercatori presso il Museo della Scienza e della Tecnologia, e concludersi il 29 a Palazzo Clerici con un momento di informazione e riflessione su “ Il cuore delle donne”, mentre tutta la Milano Heart Week gode del supporto incondizionato di Abbott.

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