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Si è appena concluso a Lecce il 23° Congresso Nazionale di CIPOMO.

Il congresso, di estrema rilevanza per l’oncologia italiana, ha messo al centro del dibattito l’importanza della tecnologia applicata alla scienza medica, in particolare all’oncologia. “La tecnologia sta cambiando le nostre vite, il nostro modo di lavorare e di pensare – afferma Mario Clerico, Past President CIPOMO – Non è immaginabile fare a meno della tecnologia che ci ha permesso di modificare la diagnosi e la prognosi di molte malattie. Il rischio da non sottovalutare è quello di allontanare sempre di più le persone. La centralità del paziente, in ogni caso, deve rimanere il fulcro del lavoro del medico e in particolare dell’oncologo”.

Durante la tre giorni si sono succeduti numerosi illustri relatori che hanno affrontato alcuni degli aspetti della tecnologia legati al mondo medico: dalla comunicazione medico-paziente nell’era digitale fino ad arrivare alle sfide e alle opportunità della tecnologia al servizio dell’assistenza. Fabio Puglisi, Direttore dell’oncologia medica Istituto Nazionale Tumori di Aviano (Pordenone), parlando della piattaforma Oncotwitting ha dichiarato che: “Oggi la maggior parte dei pazienti sono e-patient, ovvero persone attive nella scelta delle cure grazie al continuo utilizzo delle tecnologie. Siamo diventati un popolo di navigatori e non più di lettori”.

Nel corso della giornata conclusiva del convegno, particolarmente interessante l’intervento di Luca Colombo, Country manager di Facebook Italia, che affrontando il tema della possibile coesistenza tra social media e medicina ha affermato: “La salute su internet e sui social sta assumendo sempre di più un ruolo preponderante. Per fare un esempio concreto – ha proseguito Colombo – In tema di oncologia su Facebook abbiamo 380 mila gruppi che trattano l’argomento tumori, 100 gruppi di supporto nascono ogni giorno nel mondo e tra i 20 temi maggiormente trattati, ben 5 sono legati alla salute.

Nel corso del Congresso è stato consegnato il premio giornalistico CIPOMO a Vera Martinella, giornalista del Corriere della Sera, per la sua indiscussa professionalità e competenza e per la sua comprovata passione e chiarezza espositiva.

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