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consolle20RMNTutta la Asl 8 di Arezzo, i suoi ospedali, i suoi reparti, sono collegati fra loro per l’utilizzo delle procedure Ris Pacs. Un sistema innovativo e di grande utilità, che consente una refertazione più rapida e precisa, l’archiviazione e la consultazione a distanza delle immagini radiologiche in digitale. Lo stesso sistema che da tempo consente di ricevere direttamente le immagini radiografiche su Cd-ROM.

Il progetto – sviluppato dalle aziende sanitarie ed ospedaliere di tutta la Regione Toscana – era iniziato sperimentalmente nel 2005. “Ad Arezzo si è proceduto gradualmente – afferma il direttore Desideri – in modo da garantire l’uscita dai vecchi sistemi, la predisposizione degli impianti nei nuovi ospedali e nelle strutture territoriali, evitando sovrapposizioni e sprechi. Adesso il sistema combinato per la digitalizzazione delle immagini nei nostri presidi è cosa fatta. Le vecchie pellicole sono quasi un ricordo, tanto è che solo una minima parte dei cittadini ci chiede ancora la ‘lastra radiografica’. Si tratta di una percentuale al di sotto del 20%, solitamente persone che devono far “leggere” gli esami in strutture extraregionali o presso medici che non sono attrezzati sotto il profilo informatico”.

Il nuovo sistema ha portato ad avere un miglioramento netto nella qualità del servizio, una rapidità nella trasmissione da punto a punto (si pensi alla possibilità di consulenza in tempo reale, ad esempio, da parte di uno specialista ortopedico in servizio al San Donato, su una tac fatta in un presidio periferico), una diminuzione importante dei costi, sia economici sia ambientali. L’ultimo anello di questa lunga catena è stato chiuso due giorni fa alla Fratta, dove è stato attivato il collegamento fra tutti i reparti, la radiologia e il resto della rete aziendale.

La mole di lavoro in questo ambito è enorme. “Nel 2009 – dice Cesario Ciccotosto direttore della Radiodiagnostica del San Donato – nei cinque ospedali della Usl abbiamo eseguito 326.650 mila esami. Di questi, 41.932 sono state Tac, 15.573 risonanze magnetiche, 31.591 mammografie comprensive di quelle di screening, 211.382 radiografie tradizionali, 120 agiografie, 26.052 ecografie.”

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