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Nell’Italia che vede gli ultraottantenni superare i 4 milioni e in cui l’età media della popolazione è sempre più alta, cresce la necessità di tutelare il bene universalmente riconosciuto come il più prezioso: la salute.
La spesa in sanità privata vale in Italia ben 37 miliardi di euro – pari al 2,2% del Pil – ed è sostenuta per il 90,9% direttamente dalle famiglie. Un panorama che può essere migliorato anche grazie alle risposte concrete che giungono dal mondo assicurativo con la Preventive Insurance, tema portante di Open-F@b Call4Ideas 2017, il contest internazionale promosso da BNP Paribas Cardif che premierà le migliori tre idee presentate entro il 23 ottobre in ambito salute, casa e mobilità.
La Preventive Insurance dimostra come il vecchio adagio popolare “prevenire è meglio che curare” sia quanto mai attuale e abbia radicalmente trasformato il paradigma assicurativo: non più il mero risarcimento bensì prevenzione, protezione, assistenza e interazione con il cliente. Come applicarlo in ambito salute? Attraverso polizze di nuova generazione che grazie all’utilizzo della telemedicina, del telecontrollo, dell’auto check up e alle nuove frontiere aperte dai wearable device, offrono un’ampia gamma di servizi cuciti addosso alle esigenze del singolo. E secondo BNP Paribas Cardif, le start-up con la loro dinamicità e le novità di cui sono costantemente portatrici, possono fornire un valido contributo alle compagnie.
Secondo l’elaborazione di BNP Paribas Cardif su base dati Istat, realizzata in occasione di Open-F@b Call4Ideas 2017, quasi un italiano su tre (29,9%) non è in buona salute. In particolare, il 17,4% dei nostri connazionali soffre di ipertensione, il 5,3% di diabete e il 3,9% di malattie del cuore.
Allo stesso tempo, però, l’Italia è all’ultimo posto nella classifica europea per spesa in prevenzione sanitaria, dedicando a questa voce appena lo 0,5% della spesa complessiva in sanità rispetto alla media UE, pari a circa il 3%. Anche la prevenzione da parte dei privati ha ampi margini di crescita: secondo dati Ivass, in Italia la spesa “out of pocket” coperta da strumenti assicurativi rappresenta appena il 13,4% del totale della spesa sanitaria sostenuta dai cittadini, a fronte del 43% della Germania, del 65,8% della Francia e del 76% degli Stati Uniti.

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