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Durante il Summit virtuale della World Federation of Hemophilia, Bayer ha annunciato la donazione di ulteriori 50 milioni di unità di fattore VIII per l’emofilia al World Federation of Hemophilia Humanitarian Aid Program, che punta a migliorare l‘accesso alle cure e ai trattamenti per le persone con disordini emorragici ereditari nei Paesi a basso reddito. La vision di Bayer “Health for all, hanger for none” si allinea a quella del World Federation of Hemophilia Humanitarian Aid Program. Assieme, si possono compiere passi avanti verso il raggiungimento degli obiettivi di sviluppo sostenibile e consentire un migliore accesso alla salute per i pazienti affetti da emofilia.

Durante l’emergenza sanitaria globale da COVID-19, Bayer e la WFH hanno continuato a lavorare assiduamente per garantire le consegne di medicinali che cambiano la vita alle persone e ridurre al minimo l’impatto di questa situazione sulla cura dei pazienti.

Dall’inizio della partnership nel maggio 2019, il World Federation of Hemophilia Humanitarian Aid Program ha consegnato prodotti Bayer per il trattamento dell’emofilia in 34 paesi in cui l’accesso alle cure è limitato. Bayer è uno dei principali donatori del Programma e, nell’ambito della partnership a lungo termine, ha destinato in totale 100 milioni di unità nel 2019 e nel 2020, a beneficio di ben 5.000 persone con Emofilia A all’anno.

“Siamo lieti di annunciare che doneremo ulteriori 50 milioni di unità al World Federation of Hemophilia Humanitarian Aid Program per il 2020, soprattutto poiché l’attuale situazione legata al COVID-19 mostra chiaramente come le sfide globali possano essere affrontate se agiamo con spirito di solidarietà”, ha affermato il Dr. Michael Devoy, Head of Medical Affairs & Pharmacovigilance of Bayer AG’s Pharmaceuticals Division e Bayer Chief Medical Officer. “Dall’inizio della partnership nel 2019, abbiamo già visto il concreto impatto positivo che le donazioni di Bayer hanno avuto, a beneficio delle persone di 34 Paesi. Nelle ultime settimane, è emersa l’importanza a livello globale della fornitura di beni e servizi sanitari.

L‘Azienda è pienamente impegnata a supportare la comunità dei pazienti con emofilia, non solo nella ricerca e nello sviluppo di trattamenti di futura generazione, ma anche nel garantire l’accesso a coloro che ne hanno più necessità.”

“La mancanza di accesso alle cure e ai trattamenti nei paesi a basso reddito è una sfida urgente e importante per la salute pubblica e il World Federation of Hemophilia Humanitarian Aid Program mira a risolvere questo problema”, ha affermato il Dr. Assad Haffar, Medical and Humanitarian Aid Director della WFH. “Ora più che mai, mentre il mondo si trova ad affrontare una sfida sanitaria globale come il COVID-19, con i Paesi a basso reddito colpiti duramente, è fondamentale mantenere programmi di aiuto umanitario come questo che forniscano alle persone che vivono con l’emofilia la speranza di migliorare la qualità della vita.”

Il contributo di Bayer al Programma include la disponibilità del suo intero portafoglio di trattamenti ricombinanti a base di FVIII, che nel corso della partnership potrebbero aiutare le persone in oltre 60 Paesi in cui l’accesso alle cure è limitato. Per garantire che il Programma abbia un impatto sostenibile sulle comunità, il contributo di Bayer supporta anche la formazione e l’educazione degli operatori sanitari per quanto riguarda la somministrazione continuativa e sicura di trattamenti per sanguinamenti acuti, profilassi, interventi chirurgici e induzione della tolleranza immunologica. Con il supporto dell’azienda il programma è abilitato all’arruolamento dei bambini nella terapia di profilassi che previene sanguinamenti e complicanze della malattia.