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Centonovantacinque interventi chirurgici, comprendenti 82 operazioni per patologie tumorali, tra cui spiccano quelle di oncologia pancreatica, e 51 per urgenze.
É il primo bilancio della Chirurgia Generale dell’Ospedale “Vito Fazzi” di Lecce dal 1° luglio a fine agosto, due mesi intensi segnati dall’entrata in servizio del neodirettore, il 44enne Marcello Spampinato, proprio in coincidenza col periodo estivo che, di fatto, non solo non ha subito alcun rallentamento d’attività ma ha registrato un sensibile incremento.
Significativi i dati degli interventi oncologici, che rappresentano circa il 43 per cento del totale delle operazioni eseguite in regime ordinario e d’urgenza. Tra le patologie che necessitano di interventi più complessi risaltano proprio i tumori con coinvolgimento del distretto epato-pancreatico: 22 interventi totali, di cui 18 al pancreas. Un numero che, da solo, pone il “Vito Fazzi” al livello dei centri nazionali ad alto volume d’attività per la chirurgia del pancreas: basti pensare che il target da raggiungere per essere considerati tali oscilla tra i 30 e i 50 interventi annui.
Centri specializzati come il San Raffaele di Milano o il Centro Pancreas di Verona, strutture d’eccellenza nazionali rispetto alle quali oggi Lecce rappresenta una validissima alternativa offerta a tantissimi pazienti oncologici. La risposta di un Ospedale pubblico del Sud con le capacità e le competenze professionali e strutturali in grado di limitare i costosi viaggi della speranza in un’area che abbraccia l’intero Salento.
Complessità, qualità e innovazione sono gli ingredienti di questo percorso appena iniziato. Oltre alle neoplasie epato-pancreatiche, sono stati operati 30 pazienti con tumori colon-rettali, tutti in laparoscopia e con l’impiego della tecnologia 3D e della fluorescenza mediante il verde d’indocianina – un colorante innocuo usato anche in campo oculistico – iniettato per via endovenosa che, attraverso l’uso di una speciale fotocamera a infrarossi, consente interventi ad alta precisione sugli organi colpiti e ridotte complicanze per il paziente, oltre che tempi di recupero più rapidi. Tutto questo, abbinato all’avvio di un programma di veloce gestione postoperatoria, ha consentito l’abbattimento delle giornate di degenza di oltre il 50 per cento per i pazienti affetti da neoplasia del colon e retto e che oggi, in media, si attesta intorno ai 4-5 giorni.
Tecnica e programmi innovativi, ma non solo. E’ in crescita anche il coefficiente di difficoltà degli interventi, come testimoniano le tre resezioni oncologiche multiviscerali, con asportazione di tre o più organi, effettuate dall’équipe del dr. Spampinato.
La validità del team, del resto, è il valore aggiunto della Chirurgia Generale del “Fazzi”. L’équipe chirurgica multidisciplinare dedicata, infatti, consente un elevato numero di interventi sui tumori, in particolare quelli del pancreas, grazie alla compresenza di tutte le competenze ed esperienze necessarie: il chirurgo epato-pancreatico, l’endoscopista interventista in grado di risolvere problemi prima e dopo l’intervento, la radiologia interventistica per gestire le eventuali complicanze e, naturalmente, la presenza fondamentale della rianimazione e del gruppo multidisciplinare oncologico epato-pancreatico. Professionalità, capacità e qualità delle risorse tecnologiche e umane che solo i centri specializzati possono vantare. E che la Chirurgia del “Vito Fazzi” di Lecce, 40 posti letto con 15 medici e un’équipe infermieristica di 41 unità, mette quotidianamente al servizio dei cittadini di tutto il Salento.
Nell’immediato futuro, con il trasferimento nella nuova sede del Dipartimento Emergenza e Accettazione, la Direzione Generale ASL Lecce ha già in programma un ulteriore potenziamento delle attività chirurgiche con l’acquisizione di un sistema multidisciplinare di chirurgia robotica.

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