Print Friendly, PDF & Email

Al Santa Maria Nuova è arrivata la nuova Tac “Dual Energy”. Il reparto di Radioterapia Oncologica del Santa Maria Nuova, diretto dalla dottoressa Cinzia Iotti è il primo centro in Italia a essersi dotato di una Tomografia Computerizzata fornita di questa tecnologia all’avanguardia. L’innovativa apparecchiatura, che inizierà la sua attività clinica martedì 27 novembre 2018, è stata acquistata con i fondi di un bando in Conto Capitale, aggiudicato a seguito della presentazione di un progetto di innovazione proposto da Mauro Iori, direttore del Servizio di Fisica Medica. Il modello è il “SOMATOM Confidence RT Pro di Siemens”.
Per la Radioterapia la Tac è un’attrezzatura indispensabile perché consente di acquisire le immagini su cui sarà pianificato e calcolato il trattamento radiante per ogni singolo paziente. La nuova Tac offre diversi vantaggi. Ha innanzitutto un’apertura ampia che consente di studiare i pazienti obesi. La precedente Tac aveva infatti a disposizione un “campo visivo” più piccolo e occorreva inviare alcuni pazienti in altri centri dotati di Tac appropriate. L’apertura più grande facilita anche l’impiego dei sistemi di immobilizzazione e posizionamento, a volte ingombranti, necessari in radioterapia perché ad ogni seduta la posizione deve essere sempre la stessa e durante l’irradiazione il paziente deve rimanere immobile. La nuova Tac permette di fare esami molto veloci, quindi il paziente dovrà restare sul lettino immobile nella posizione di trattamento per un tempo più breve.
L’apparecchio è inoltre dotato di software evoluti che consentono di utilizzare basse dosi di radiazioni e di ridurre le distorsioni dell’immagine causate dalla presenza di parti metalliche, come ad esempio protesi d’anca o impianti dentali, nella zona da trattare. Distorsioni che talvolta possono rendere impossibile l’individuazione del tumore. Permette inoltre l’acquisizione di immagini 4D, fondamentali per il trattamento di tumori che sono sottoposti al movimento respiratorio quali le neoplasie polmonari, del fegato e del pancreas.
“Ma ciò che rende questa strumentazione al momento unica nel panorama radioterapico italiano – sottolinea la dottoressa Iotti – è la dotazione “Dual Energy” che, come dice il nome, permette di acquisire immagini con due differenti energie radianti. Con la Dual Energy è possibile migliorare la qualità delle immagini e soprattutto estrarre da queste dei dati che potrebbero fare chiarezza sulla differente risposta alle radiazioni del tumore o dei tessuti sani. Si potranno in sostanza ottenere delle informazioni con valore prognostico o predittivo di una particolare risposta. E se si può avere questa informazione “in corso d’opera” si può di conseguenza pensare di adattare l’approccio terapeutico”. La Dual Energy sarà inizialmente impiegata in ambito di ricerca; in particolare sarà utilizzata per valutare se le immagini ottenute prima, durante e dopo la Radioterapia portano in sé informazioni utili per capire quale tipo di risposta attendersi nel singolo paziente, sia in termini di controllo di malattia che di tossicità da radiazioni.
La Tac dismessa, che era stata donata in memoria del cavalier Ariello Bonetti, fondatore e presidente fino al 1990 de “La Conchiglia”, sarà montata grazie all’associazione “La Nostra Mirandola” Onlus, all’ospedale di Bistrita in Transilvania. Un dono solidale a una città di 83mila abitanti che conta diversi distretti, ambulatori e 900 posti di degenza.