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L’inalatore giusto per il paziente giusto, a vantaggio di un corretto utilizzo del device e una maggiore aderenza alla terapia, condizioni essenziali ai fini dell’efficacia delle cure. È questo il principio ispiratore di “BREIGHT”, la prima app che supporta il medico nella scelta appropriata del device per la terapia inalatoria di asma e broncopneumopatia cronica ostruttiva, le più diffuse malattie respiratorie croniche che solo in Italia interessano oltre 6 milioni di persone.

L’applicazione, presentata per la prima volta al Congresso AIPO appena concluso a Firenze, è stata sviluppata da NUME+, in collaborazione con un board di esperti pneumologi, e con il contributo incondizionato di Neopharmed Gentili.

La terapia inalatoria rappresenta la pietra angolare del trattamento farmacologico dei pazienti con asma e BPCO. Seppur diverse, entrambe le malattie sono caratterizzate da un’infiammazione delle vie aeree che ostacola la normale respirazione: i pazienti si trovano a dover fare i conti con sintomi invalidanti – la “fame d’aria” è il più comune –, che, se non controllati, possono ostacolare lo svolgimento delle normali attività quotidiane e causare peggioramenti improvvisi e un aumento del rischio di ospedalizzazione.

“La corretta gestione delle malattie croniche ostruttive delle vie aeree è fortemente legata ad una corretta educazione del paziente – spiega Federico Lavorini, Professore Ordinario di Malattie dell’Apparato Respiratorio dell’Università di Firenze e coordinatore scientifico del progetto BREIGHT –. Dato confermato dal fatto che uno dei principali fattori di non aderenza al trattamento inalatorio, attualmente intorno a circa il 20%-30%, è rappresentato dall’uso non corretto dei dispositivi inalatori”.

Il valore aggiunto di BREIGHT, app unica nel suo genere, sta nel suggerire al medico il migliore abbinamento tra paziente e dispositivo inalatore. Sulla base delle caratteristiche personali e della classe di farmaci prescritta, l’algoritmo di BREIGHT fornisce indicazioni sul dispositivo più appropriato e di facile utilizzo per ogni paziente. Inoltre, grazie alla disponibilità di video-tutorial, la app supporta il professionista nell’educazione sull’utilizzo del dispositivo.

“Siamo orgogliosi di aver sostenuto questo progetto che mette disposizione dei professionisti della salute un nuovo strumento a supporto della pratica clinica” – dichiara Daniela Rossi, Direttore Generale di Neopharmed Gentili. La mobile health sempre di più entra a far parte della “borsa del medico”, e BREIGHT è un esempio virtuoso di come la tecnologia possa impattare positivamente sul percorso di cura dei pazienti, contribuendo al miglioramento della loro qualità di vita”.

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