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E’ operativa al Centro screening mammografico Bagnasco una nuova attrezzatura, acquistata grazie al contributo di Fondazione Cariparma. L’apparecchiatura diagnostica, una tomosintesi mammaria, consente di mettere maggiormente “a fuoco” i particolari anatomici, migliorando così la sensibilità e la specificità nel riscontro di eventuali tumori al seno. Grazie all’arco di rotazione del tubo a raggi x rispetto all’asse verticale, è possibile raccogliere una serie di proiezioni della mammella sotto diversi angoli. Le immagini così acquisite vengono ricostruite in una serie di strati sottili ad alta risoluzione.
Nella Breast Unit, percorso di cura integrato tra specialista di Azienda Usl e Ospedale Maggiore,operano professionisti dedicati alla diagnosi e alla terapia del tumore alla mammella, quali: il radiologo senologo, il chirurgo senologo, il chirurgo plastico, l’anatomo patologo, l’oncologo, il radioterapista, il medico nucleare, il fisiatra e lo psicologo. “Una comunità professionale – conclude Massimo Fabi, direttore generale Azienda Ospedaliero-Universitaria di Parma- emblema dell’integrazione tra le due Aziende, qui sono garantite la diagnosi precoce e la cura dei tumori al seno. La nuova attrezzatura è collocata nell’area dedicata alla prevenzione, ma si combina con le altre tecnologie a disposizione, nell’ambito di un percorso di assistenza alla donna.”
La tomosintesi mammaria è ad oggi l’unica presente nelle strutture sanitarie pubbliche di Parma. L’utilizzo della apparecchiatura di ultima generazione è dedicato soprattutto agli esami di approfondimento nell’ambito dello screening e, in ambito clinico, per lo studio dei casi dubbi.

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