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immagine“Anche l’ospedale di Arezzo avrà la chirurgia robotica”. Ad affermarlo è stato l’assessore regionale Enrico Rossi, a margine di un seminario promosso dalla Camera di Commercio di Arezzo.

Durante le interviste di rito, alla domanda di una giornalista che chiedeva all’assessore se il recente arrivo ad Arezzo del chirurgo Fabio Sbrana poteva in qualche modo modificare l’impostazione regionale sulla chirurgia robotica che, lo ricordiamo, riserva questa attività quasi esclusivamente ai centri universitari, Enrico Rossi ha risposto dicendo che “ferma restando la correttezza di prevedere una solo struttura per la chirurgia robotica a livello di Area vasta, ritengo che la presenza ad Arezzo di un professionista come Sbrana possa rappresentare un elemento di novità tale da indurci a rivedere questa impostazione, e credo che sia nostro dovere fornirgli tutti gli strumenti di cui ha bisogno per fare quello che sa fare.”

Conferme sono quindi arrivate anche da parte direttore generale della Usl, Enrico Desideri, il quale ha affermato di essere già al lavoro per accelerare il più possibile i tempi di realizzazione del progetto. Più in particolare, Desideri ha detto che oltre all’inserimento nel Piano investimenti della Usl delle tecnologie necessarie, sta lavorando anche ad una modifica del progetto del nuovo pronto soccorso, i cui lavori partiranno a breve, per consentire la realizzazione di una sala chirurgica speciale, dotata di doppia consolle. Una sala destinata ad un utilizzo multidisciplinare, in grado di applicare le tecniche della chirurgia robotica non solo alla chirurgia generale, ma anche alle chirurgie specialistiche (urologia, otorino, ginecologia). Una soluzione, questa, che garantisce un ottimale rapporto costi/efficacia, evitando ulteriori incrementi dei costi dell’assistenza.

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