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Nasce “D.E.S.I.”, la nuova piattaforma di telemedicina per la gestione ed il monitoraggio del paziente cronico, ideata, progettata e realizzata dai Medici di Medicina Generale facenti parte del Nucleo di Cure Primarie della Val Pescara.
Il Sistema, finanziato dalla Regione Abruzzo con fondi POR FESR 2014/2020, consente di seguire, da remoto, l’andamento delle principali patologie croniche, come le cardiopatie, l’asma, il diabete, l’ipertensione, lo scompenso cardiaco, la bronco-pneumopatia cronica ostruttiva fino alle malattie neurodegenerative.
Per mezzo di appositi device, è possibile, infatti, effettuare a distanza la rilevazione di molteplici parametri biometrici del paziente, quali la pressione arteriosa, la frequenza cardiaca, la saturazione del sangue, il peso corporeo, la glicemia, l’aritmia e la temperatura corporea.
Una volta acquisiti, questi parametri vengono inviati, attraverso sofisticate reti informatiche, ad una piattaforma virtuale, visibile a tutti i Medici e al personale infermieristico dell’U.C.C.P. Sperimentale di Scafa che, anche mediante tablet, smartphone e pc portatili possono prenderne visione in modo tale da poter rapidamente prendere le decisioni necessarie per tenere sotto controllo la patologia evitandone l’eventuale riacutizzazione.
Il sistema è anche in grado di gestire messaggi di “alert” trasmessi, via SMS o e-mail, dai pazienti al personale medico-infermieristico dell’U.C.C.P. che provvederà, nel giro di pochi minuti, a ricontattare il paziente e/o il familiare di riferimento, per la risoluzione della problematica che, a seconda della rilevanza clinica, potrà essere gestita telefonicamente o mediante intervento del medico, senza con ciò volersi sostituire al tradizionale canale dell’emergenza urgenza ogni qualvolta se ne ravvisi la necessità. Il sistema è finanche il grado di rilevare le cadute, per mezzo di una funzione di geo-localizzazione.
Innumerevoli i vantaggi offerti dalla nuova tecnologia tra cui, ad esempio, la comunicazione continua medico-paziente – finalizzata alla concreta continuità diagnostico terapeutica – la notevole riduzione dei rischi legati alla gestione farmacologica, la diminuzione del ricorso all’ospedalizzazione e l’abbattimento dei tempi d’attesa nonché la garanzia nell’equità dell’accesso al servizio alla popolazione più svantaggiata residente nel bacino territoriale della Val Pescara.

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