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Mentre la campagna pubblicitaria della FNOMCeO- Federazione nazionale degli ordini dei medici chirurghi e degli odontoiatri – è incentrata sulle Fake News dei social, come fossero il principale problema della sanità italiana, l’Associazione di Studi e Informazione sulla Salute- AsSIS, annuncia una sua campagna parallela sulle Real News, fissando l’obiettivo sulla drammatica realtà che vivono ogni giorno quanti hanno bisogno di assistenza sanitaria. Su grandi lapidi simboliche, proprio come si vedono nella campagna FNOMCeO, i messaggi di AsSIS portano l’attenzione sui temi che più preoccupano concretamente i cittadini e che necessitano di risposte urgenti da parte delle istituzioni: dalle intollerabili liste di attesa, alle disfunzioni del servizio, dagli episodi di malasanità, alla inadeguatezza della prevenzione e tutela della salute.
I tre soggetti, sono: “La sicurezza sul posto di lavoro era solo sulla carta”, “L’appuntamento per la TAC è arrivato troppo tardi”, e “Al Sud mancano specialisti per la mia malattia”
Sono queste alcune delle iscrizioni utilizzate con l’obiettivo di promuovere una “Medicina centrata sulla Persona e non sulle linee guida inquinate da conflitti d’interessi”.
AsSIS ritiene infatti che la prevenzione primaria è lo strumento più importante per tutelare la salute e deve essere il cardine del sistema sanitario italiano che oggi necessita di affrontare alcuni temi strategici: i conflitti di interesse, gli eccessi diagnostici e terapeutici, i fondi sanitari, i vaccini, il finanziamento del servizio sanitario nazionale, i ticket sanitari, i determinanti ambientali, economici e sociali della salute. Per garantire assistenza a tutti i cittadini e soddisfare i bisogni della comunità, inoltre, il servizio sanitario deve essere privo di conflitti di interesse e basarsi sulla cultura dell’appropriatezza, in un contesto di sostenibilità, contrastando la privatizzazione e la commercializzazione della salute.
La campagna AsSIS debutta sulla pagina Facebook Gruppo AsSIS mercoledì 23 maggio e poi sarà proposta attraverso i media.

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