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Prende il via oggi Let’s Science! il percorso creativo promosso dalla Fondazione IBSA, pensato per dialogare con la città, le istituzioni e i media sul grande tema della fake news e stimolare e far lavorare i ragazzi su come difendersi dalle bufale scientifiche in rete, quelle che possono mettere in pericolo il bene più prezioso che ciascuno di noi ha: la propria salute.
Let’s Science! illustra e fa il punto sui primi frutti dell’impegno degli ultimi anni della Fondazione a favore della corretta informazione scientifica.
Un percorso che inizia nel 2013 con una riflessione sui social media e l’impatto sulle nostre identità e che ha portato a creare il primo decalogo contro le fake news, un progetto molto apprezzato dalle istituzioni e che ha ottenuto l’endorsement dalla Presidenza della Camera dei Deputati.
Tra questi frutti vi sono i fumetti realizzati dai ragazzi delle scuole secondarie di primo e secondo grado che hanno aderito al concorso Bufale in rete, promosso da IBSA Foundation e Istituto Pasteur Italia, con i quali gli studenti hanno illustrato e smascherato alcune bufale scientifiche. I fumetti saranno esposti presso la Galleria San Fedele per tutta la durata dell’evento, fino al 20 gennaio.
Con questo concorso, i ragazzi hanno dimostrato di saper ben rappresentare l’importanza di fare e ricevere informazione scientifica di qualità, adottando al tempo stesso un linguaggio creativo e divertente come quello del fumetto
La Fondazione ha ricevuto circa 150 lavori che sono stati esaminati da una giuria composta da IBSA Foundation, Istituto Pasteur Italia, Scuola Romana dei Fumetti e Carocci editore, partners dell’iniziativa.
Oltre alla mostra, fino al 20 gennaio si alterneranno incontri di approfondimento e workshops, nei quali la Fondazione ha chiamato influencer, rappresentanti del mondo della scuola e in primis i ragazzi, che saranno invitati ad esprimere, attraverso la loro creatività, il loro modo di vedere la scienza e la corretta informazione scientifica.
I sei giorni di iniziative, vedranno alternarsi nomi e competenze diverse, tutti uniti a favore della corretta informazione scientifica.
L’iniziativa approfondirà inoltre un aspetto finora poco indagato, relativo al futuro delle fake news e alla loro crescente pericolosità, data dall’uso di tecnologie sempre più sofisticate, come il voice and face morphing e l’Intelligenza Artificiale. Tutte innovazioni utili e di grande aiuto, ma contro il cui uso inappropriato dobbiamo iniziare a essere maggiormente consapevoli, a cominciare dai ragazzi.
Il bisogno di migliorare l’alfabetizzazione digitale delle giovani generazioni è stata oggetto di diversi studi pubblicati recentemente anche sull’autorevole Pediatrics.
Tra gli aspetti presi in considerazione vi è la necessità di una maggiore consapevolezza, da parte degli adolescenti, del possibile danno alla propria reputazione digitale derivante dal condividere fake news.

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