Print Friendly, PDF & Email

Un intervento che porta a un significativo progresso nell’umanizzazione delle cure e ad un miglioramento della qualità dell’approccio agli esami diagnostici dei pazienti più piccoli. Nasce “Mongolfiera”: la nuova Sala radiodiagnostica dell’ospedale Infantile Regina Margherita della Città della Salute di Torino. Si tratta del “Progetto Mongolfiera”, il progetto del Rotaract Club Torino per l’anno 2017/2018 che ha integralmente finanziato il restyling estetico e cromatico della Sala Radiologica dell’ospedale Regina Margherita di Torino.
Nato dalla sinergia tra il Rotaract Cub Torino ed il Progetto Pinocchio, presieduto da Andrea Jacopo Fava, il “Progetto Mongolfiera” ha permesso di decorare con una veste tutta nuova la “Sala Azzurra” della Radiologia. Grazie all’applicazione di pellicole speciali sulle pareti e sull’apparecchio diagnostico stesso, la “Sala Azzurra” è stata trasformata in un ambiente accogliente: una mongolfiera da cui poter osservare il cielo circostante.La finalità principale del restyling è stata quella di rendere meno traumatico non solo l’approccio, ma anche il trattamento dei piccoli pazienti che dovranno essere sottoposti all’esame diagnostico. Una volta entrati all’interno della Sala i bambini saranno accolti in un ambiente colorato ed attratti dai particolari delle decorazioni inserite sulle pareti e sul soffitto. Si tratta di un progetto integrato in cui l’approccio agli esami diagnostici viene valorizzato per migliorare, per quanto possibile, il contesto di cura e di degenza che i piccoli pazienti devono affrontare.
Il “Progetto Mongolfiera” ha preso spunto ed ispirazione dall’intervento realizzato dal Progetto Pinocchio nel 2016 nella sala TAC sempre dell’Ospedale Regina Margherita che, con la medesima tecnica di restyling, ha trasformato l’ambiente diagnostico in un bosco incantato.Il dottor Di Rosa, responsabile del reparto di radiologia, dichiara: “Grazie agli ottimi risultati ottenuti con l’intervento importante della sala Tc, il progetto continua in sinergia anche con le sale radiologiche per un percorso comune del bambino che, grazie al medesimo modello comunicativo, aiuta gli operatori nel processo di persuasione e di comunicazione sia con il piccolo paziente, sia con i genitori riducendo in entrambi “l’ansia” dell’esame diagnostico, da cui parte molte volte il processo di ospedalizzazione. I ringraziamenti non sono solo doverosi, ma implicano una collaborazione che ha già portato a risultati significativi e che sicuramente daranno ulteriori progressi nel prossimo futuro”.
Gli stessi risultati che si spera di registrare anche nella “Sala Azzurra” con l’ulteriore auspicio che questa tipologia di interventi negli ambienti ospedalieri possa diventare modello di riferimento per sviluppare un concetto di degenza e cura che ponga l’attenzione anche al contesto in cui i pazienti, grandi e piccoli, si trovano a dover interagire.Un particolare ringraziamento al Rotary Club Torino per il contributo economico, alla Direzione della Città della Salute di Torino ed al personale che hanno permesso in tempi molto rapidi l’esecuzione di questo intervento.
La realizzazione è stata a cura dell’Architetto ANNA LUMELLO QUAGLINO che ha promosso, ideato e curato il progetto grafico in ogni suo dettaglio sino alla fase esecutiva.