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Dall’anno scorso nell’Azienda sanitaria dell’Alto Adige è stato introdotto il Centro per la sicurezza del paziente. Con costanti unità di addestramento ed in ambito protetto, per mezzo dell’impiego di personale sanitario ed apparecchiature di ultima generazione, vi vengono esercitate senza pericolo situazioni di emergenza, sotto il controllo di supervisori certificati.
La nascita di questo Centro per la sicurezza del paziente risale al 2012, quando in collaborazione con la Scuola provinciale superiore di sanità è stato creato il “Centro di simulazione Claudiana”. Da allora collaboratori e collaboratrici dell’Azienda sanitaria vengono addestrati nell’ambito di gruppi di simulazione per i casi di emergenza reali. Parallelamente, in tale periodo, era stato realizzato un ulteriore Centro di aggiornamento, vale a dire quello di medicina di urgenza della Centrale di emergenza provinciale 112. Qui sono stati addestrati collaboratori/collaboratrici negli ambiti della medicina d’urgenza e della rianimazione cardio-polmonare, tuttavia senza avere una sede propria ed il reperimento di locali ha sempre costituito un grande impedimento. Con la fondazione del Centro per la sicurezza del paziente nel 2017 questi due centri di formazione si sono fusi in un unico centro.
“Un costante aggiornamento e perfezionamento nella formazione dei nostri collaboratori/collaboratrici per noi è strategicamente importante”, dichiarano il Direttore sanitario Thomas Lanthaler e Marianne Siller, Direttrice tecnico-assistenziale nonché Presidente del Centro per la sicurezza del paziente per il 2018. “Il nostro obiettivo consiste nell’offrire con regolarità ed in cooperazione con la Scuola provinciale superiore di sanità, aggiornamenti e formazioni incentrati sulla sicurezza del paziente. Oltre ai corsi di rianimazione e agli addestramenti di simulazione di gruppo, vengono offerti ulteriori corsi di formazione e perfezionamento nell’ambito dell’Incident-Reporting, aventi per obiettivo l’incremento della sicurezza del paziente nella sanità altoatesina.” Dello stesso pensiero è anche il Direttore generale Thomas Schael: “Una buona gestione del rischio è il fulcro per una gestione della qualità che funzioni. Possono essere in tal modo evitati errori e migliorata la sicurezza del paziente. Nelle emergenze, se si cerca di riconoscere possibili complicazioni in anticipo, è possibile salvare la vita.”
Ci sono quindi addestramenti di gruppo per simulazioni negli ambiti dell’ostetricia e neonatologia. Stessa cosa nell’ambito dell’anestesia così come in quello della rianimazione in età adulta e pediatrica.
“Il 2017 è stato l’anno di pianificazione e transizione”, ha dichiarato la Responsabile del Risk-Management dell’Azienda sanitaria, Sandra Girardi. “Il nostro obiettivo è quello di standardizzare misure e processi a livello aziendale”. Dello stesso punto di vista è anche il Primario di neonatologia all’ospedale di Bolzano, Alex Staffler, pure responsabile dei corsi di rianimazione per neonati: “Ai collaboratori/collaboratrici offriamo la possibilità di allenare con regolarità il loro lavoro in accordo con linee guida internazionali per mezzo di pratiche basate sull’evidenza. La sicurezza del paziente riveste un ruolo centrale nella quotidianità clinica. Con il nostro allenamento offriamo lo strumento per promuovere la cultura della sicurezza, che ci permette di imparare dagli errori”.

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