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Le allergie, sia respiratorie che alimentari, colpiscono in Italia fino 15 milioni di persone. Eccesiva igienizzazione del nostro stile di vita, inquinamento, ritardo diagnostico ma anche una costante banalizzazione dei sintomi, sono tra le principali cause di questo aumento che si prevede costante nel tempo. Di questo e di molto altro si parlerà nel prossimo Congresso Nazionale di AAIITO – Associazione Allergologi Immunologi Italiani Territoriale Ospedalieri – in programma a Milano dal 12 al 15 ottobre, che vedrà oltre 450 specialisti riuniti nella tre giorni scientifica.

“Nonostante le allergie siano un argomento sempre più di attualità, c’è molta confusione, il che aggrava spesso i costi socio economici di queste patologie. – afferma il Dottor Antonino Musarra, Presidente AAITO – Il continuo peregrinare dei pazienti tra vari specialisti e figure non mediche, con conseguente ritardo della diagnosi, la mancata appropriatezza prescrittiva e l’inevitabile peggioramento della qualità della vita del paziente sono solo alcune delle conseguenze di questa confusione e banalizzazione, in un momento in cui è forte la richiesta di uno sforzo generale per garantire la sostenibilità del Sistema Sanitario Nazionale”.

La Lombardia per la sua posizione particolare a ridosso delle montagne ma anche vicino alla Pianura Padana è esattamente al centro di traiettorie climatiche che favoriscono la proliferazione delle allergie sia dovute ai pollini tipici della pianura, come le Graminacee, sia a quelli del Nord, come le Betulle, e quelli dell’Est, come l’Ambrosia, ma anche agli acari della polvere che trovano nella nostra Regione un habitat favorevole negli ambienti ben riscaldati con moderne finestre a prova di “spifferi” e necessità di stare al chiuso per il freddo che già dall’autunno si fa sentire.  Secondo gli esperti, considerando che la prevalenza della rinite allergica è compresa tra il 20% ed il 25% e quella di Asma Allergico è pari al 5%-10%, in base ai dati Istat 2018 sulla popolazione della Lombardia si può stimare che nella Regione vivano fino a 2 milioni di persone colpite da Rinite Allergica e 500 mila da Asma Allergico con 270 mila rinitici e 67 mila asmatici nella sola Milano, a causa anche del mix di smog da traffico e inquinamento da riscaldamenti domestici.

“In Lombardiaspiega il Dottor Riccardo Asero, Presidente eletto AAIITO l’ambrosia è già tra le prime cause di allergie ma si sta diffondendo in tutto il Nord Italia e non solo. Questa pianta, a causa del surriscaldamento globale, sta progressivamente estendendo il suo periodo di fioritura fino all’autunno inoltrato, causando reazioni allergiche respiratorie a partire da Rinite ed Asma Allergico.”

L’Ambrosia che si trova in Italia appartiene non è una pianta autoctona ma arriva dagli Stati Uniti. Da circa 20 anni si è diffusa a partire dalla zona di Malpensa ed ha preso piede nelle aree agricole incolte che si trovano intorno all’aeroporto. Dalla Lombardia si è quindi diffusa anche in Piemonte, Veneto e negli ultimi anni anche ad altre regioni del centro Italia. Riconoscerla è facile perché la si può facilmente vedere nei campi, nelle zone incolte, lungo i sentieri, nei terrapieni e nelle massicciate ferroviarie. La sua particolarità è quella di essere una pianta dalle notevoli potenzialità allergiche, perché può arrivare a produrre fino a 2,5 miliardi di granuli di polline in una sola giornata ed ha una capacità di diffusione davvero elevata. I granuli infatti sono dotati di speciali aculei che li fanno agganciare a qualsiasi cosa riuscendo così a spostarsi in breve tempo anche di 100 km rispetto al luogo d’origine.

Con il progressivo abbassamento delle temperature però le allergie sono legate soprattutto alla presenza degli acari della polvere. Gli acari si nascondono nella polvere di casa, nei materassi e peluche, cuscini, mobili imbottiti, tappeti e moquette e sono tra le principali cause di allergia negli spazi chiusi. Con la diminuzione delle temperature e l’accensione dei vari sistemi di riscaldamento, la loro mobilizzazione e concentrazione nell’ambiente domestico aumentano: è quindi fondamentale bonificare l’ambiente; cambiare le lenzuola tutte le settimane e lavarle almeno a 60°; eliminare tutti i possibili ricettacoli di polvere; utilizzare coprimaterassi e copricuscini antiallergici. Anche le muffe, che diffondono nell’aria le loro spore in grande quantità e prosperano in ambienti umidi e poco arieggiati, sono responsabili dell’aumento degli episodi di crisi allergiche nei mesi autunno – invernali, a volte anche di notevole gravità.

La tre giorni congressuale, toccherà molti temi di grande rilevanza scientifica e sociale, tra i quali si segnalano in particolare relazioni di grande interesse sui progressi della diagnostica molecolare, le nuove opzioni terapeutiche per l’asma grave ed ancora il tema sempre attuale delle allergie alimentari.

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