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Mille trapianti di rene a Careggi dal 1991. Il millesimo intervento si è svolto con procedura da donatore vivente con prelievo e trapianto totalmente robotico, utilizzando la sala gemella del blocco operatorio del padiglione San Luca. Una struttura all’avanguardia che ha consentito all’equipe del professor Sergio Serni, direttore della chirurgia robotica mininvasiva e dei trapianti renali, di eseguire contestualmente il prelievo da vivente e il trapianto nel paziente ricevente.
Il millesimo trapianto di rene a Careggi, nell’urologia del Dipartimento Oncologico e di chirurgia a indirizzo robotico diretto dal Professor Marco Carini è il risultato di un impegno che l’Azienda ha intensificato negli ultimi anni, con un programma trapianti che ha allargato i criteri di reclutamento dei donatori. Oltre alla generosità delle persone viventi e insieme alla donazione da cadavere a cuore battente è stato avviato un impegno sistematico per il prelievo da donatore a cuore fermo, nell’ambito delle attività coordinate dal Centro Nazionale Trapianti e dall’Organizzazione Toscana Trapianti con il supporto della Regione Toscana.
L’attuale organizzazione potenziata anche con la nuova dialisi, diretta dal Dottor Enrico Minetti, che a fine 2016 ha messo a disposizione 32 postazioni per trattamenti dialitici, ha consentito oggi di valorizzare e sviluppare una tradizione scientifica e assistenziale che inizia nel 1991 sotto la guida del professori Ruggero Lenzi e Lamberto Boffi maestri della chirurgia e del dottor Maurizio Salvadori per la nefrologia. Successivamente, sotto la guida del professor Giulio Nicita, l’Urologia di Careggi è stata autorizzata al trapianto da donatore vivente entrando a far parte della Organizzazione Toscana Trapianti.
Nel 2008 è iniziato il programma di trapianto di rene pre-emptive, dedicato cioè a pazienti con insufficienza renale terminale, non ancora in trattamento dialitico. Dal 2013, nella donazione da vivente, il prelievo del rene viene eseguito con procedura robot-assistita e dal giugno 2016 è attivo il programma di trapianti da Donatore a Cuore Fermo con l’acquisizione da parte della AOUC di due macchine per la perfusione e conservazione degli organi.
Il primo trapianto renale da donatore a cuore fermo è stato eseguito nell’ottobre 2016 e ad oggi sono 15 i trapianti completati con questa tecnica resa operativa dalla stretta collaborazione degli urologi con la squadra di anestesisti rianimatori del dottor Adriano Peris, direttore delle cure intensive per il trauma e supporti extracorporei. Nel gennaio 2017 l’equipe urologica dedicata ai trapianti ha eseguito il primo trapianto con procedura robot-assistita e in questi giorni è stato realizzato il sesto trapianto robotico dall’inizio dell’anno. A Careggi nel 2017 sono stati eseguiti 46 trapianti renali di cui 5 da vivente, 29 da donatore a cuore battente e 12 da donatore a cuore fermo.