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Ha aperto i battenti al Campus di Parma il nuovo Tecnopolo dell’Università: il taglio del nastro ufficiale questa mattina da parte del Rettore Loris Borghi e del Presidente della Regione Emilia-Romagna Stefano Bonaccini, alla presenza, tra gli altri, del Senatore Giorgio Pagliari, dell’Assessore Regionale Simona Caselli e del Sindaco di Parma Federico Pizzarotti. Dopo la visita delle autorità ai locali del nuovo Tecnopolo hanno preso la parola, oltre al Rettore Borghi, al Presidente Bonaccini e al Sindaco Pizzarotti, anche il Pro Rettore a Edilizia, Infrastrutture e Insediamento urbano Carlo Quintelli e il Pro Rettore alla Ricerca Furio Brighenti.
L’edificio, con una superficie interna di circa 3800 metri quadri su tre piani, ospita tre centri interdipartimentali per la ricerca applicata e i primi “Temporary Lab”, spazi per accogliere, in via temporanea, aziende partner dell’Ateneo nelle attività di ricerca. L’opera fa parte della rete Alta Tecnologia dell’Emilia-Romagna, che riunisce i tecnopoli per la ricerca industriale e il trasferimento tecnologico promossi dalla Regione.
L’infrastruttura, di importo complessivo di circa 6,9 milioni di euro – di cui 4,8 a valere su fondi FESR 2007-2013 della Regione Emilia Romagna e circa 2 dell’Università di Parma – costituisce un tassello fondamentale per la realizzazione della strategia Mastercampus, il “piano regolatore” di cui si è dotato l’Ateneo per programmare investimenti in strutture moderne collegate ai temi della gestione intelligente di mobilità, energia e servizi. Si vuole sviluppare in modo integrato la presenza di aziende e attività di ricerca applicata complementari alla didattica e alla ricerca di base già presenti nei dipartimenti scientifici del Campus.
Si inserisce in questo contesto anche il progetto del Polo dell’Innovazione Innohub, la struttura che sorgerà a pochi metri dal Tecnopolo e cui hanno già aderito 68 aziende, partner attuali o futuri dell’Università, manifestando il loro interesse a essere presenti con un loro laboratorio per favorire gli scambi con l’Ateneo nell’ambito della ricerca e per il reperimento di personale altamente qualificato.
Il Campus di Parma assume così i contorni sempre più netti di uno snodo centrale per lo sviluppo dell’intero territorio, ponendosi come luogo elettivo per far vivere quella “economia della conoscenza” fondamentale per competere a livello globale.
La ricerca industriale dell’Università di Parma si svolge nei sei centri interdipartimentali del Tecnopolo, appartenenti alla Rete Alta tecnologia dell’Emilia-Romagna, cui si aggiunge il centro accreditato Cidea. Sono Biopharmanet-Tec, Cim, Cipack, Comt, Future Technology Lab e Siteia.Parma.
Nell’ambito del POR FESR 2014-2020 il Tecnopolo di Parma ha reperito 3,68 milioni di euro per cinque progetti guidati dai centri Biopharmanet-Tec, Siteia.Parma e Cidea, e per la partecipazione in ulteriori 9 progetti in qualità di partner. In prevalenza le ricerche si concentrano sul tema “Agroalimentare”, e in particolare 3 progetti sono coordinati dall’Università di Parma e riguardano il risparmio idrico in agricoltura, nuovi paradigmi per le macchine alimentari e l’individuazione di varietà di frumento per prevenire la celiachia.
Si aggiungono i temi “Salute e benessere” con il progetto di cui è capofila Biopharmanet-Tec, partner interno il Cim, sullo sviluppo di nuovi medicinali in forma di polvere; “Edilizia e Costruzioni”, con il progetto guidato da Cidea sullo studio di nuovi sistemi di riscaldamento evoluti; “Meccatronica e Motoristica”, con un contributo sempre del Cidea, in qualità di partner, nell’ambito di un progetto sulla refrigerazione magnetica, ricerca guidata dal laboratorio Mist E-R; “Energia e Ambiente”, anche in questo caso con un progetto di cui è partner Cidea, nell’ambito del recupero energetico da biomasse provenienti dagli alvei fluviali, ricerca guidata dal laboratorio Intermech-More.
SITEIA.PARMA è il Centro interdipartimentale Sicurezza tecnologie innovazione agroalimentare. La sua missione è collaborare con le imprese alimentari e meccano-alimentari per sviluppare nuovi prodotti e processi, caratterizzare materie prime e prodotti finiti e progettare e validare macchine e impianti innovativi.
CIPACK è il Centro Interdipartimentale di ricerca per il packaging, istituito con l’obiettivo di promuovere e coordinare attività di ricerca di base e applicata legate al mondo del packaging e dell’imbottigliamento, in particolare per il settore agroalimentare e farmaceutico.
CIM è il Centro Interdipartimentale Misure ‘G. Casnati’. E’ un Centro di Ricerca e Servizi principalmente rivolto ad analisi e consulenze nelle applicazioni molecolari delle scienze della vita e dell’agroalimentare.
Il FUTURE TECHNOLOGY LAB si occupa dello sviluppo e dell’applicazione di nuove tecnologie ICT, hardware e software, nell’industria manifatturiera. I principali studi hanno riguardato la visione artificiale, l’identificazione a radiofrequenza e la robotica.
BIOPHARMANET-TEC, Centro interdipartimentale di ricerca per l’innovazione dei prodotti per la salute, si occupa di ricerca e sviluppo di farmaci, cosmetici e nutrizionali condotti in un ambito regolato di Qualità. Costanti sono i riferimenti alle Nanotecnologie, per la possibilità di introdurre medicine innovative, e alla Meccanica avanzata, per il rilievo che essa ha sulla qualità del prodotto.
COMT – Centro di Oncologia Molecolare e Traslazionale nasce dall’esigenza di unire le competenze dell’Università di Parma nell’oncologia clinica e nello studio dei tumori per ottimizzare le attività scientifiche e assicurare un rapido trasferimento dei risultati alla pratica clinica.
A questi si aggiunge il Laboratorio accreditato CIDEA, Centro interdipartimentale di ricerca per l’energia e l’ambiente, che svolge ricerca applicata nell’ambito dei processi di generazione, conversione, trasporto, gestione e utilizzo dell’energia e sui relativi impatti ambientali.
Sarà nel contesto del Tecnopolo che sarà attivato anche lo sportello Area S3, il progetto di ASTER per una strategia integrata di formazione di alte competenze e innovazione del sistema produttivo regionale che si pone l’obiettivo di porre l’Emilia-Romagna come regione leader nella manifattura avanzata.
Il trasferimento tecnologico è anche e soprattutto collaborazione e integrazione con la ricerca necessaria al settore produttivo del territorio. Per questo l’Università di Parma si è dotata di uno Sportello Impresa a cui è possibile rivolgersi per un primo orientamento e l’analisi del fabbisogno aziendale, incontri di approfondimento con i dipartimenti e i centri dell’Ateneo, informazioni e supporto in materia di contrattualistica e proprietà intellettuale, nonché sugli strumenti finanziari a supporto dell’innovazione. A disposizione delle aziende è anche il sito web JOIN, dove poter consultare il database delle competenze della ricerca applicata presenti all’interno dell’Università.