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L’AIFA ha riconosciuto all’IFO le idoneità e le caratteristiche necessarie per aprire un centro di fase 1 sui farmaci oncologici e dermatologici. L’Ifo investe 500 mila euro per questa struttura che richiede tecnologie e professionalità molto specializzate. La fase 1 è quella in cui il farmaco viene somministrato al paziente dopo le varie sperimentazioni in laboratorio o sugli animali.
L’investimento iniziale è stato di 500mila euro per tecnologie e risorse umane. L’attività di ricerca era già stata potenziata grazie all’acquisizione di piattaforme tecnologiche sofisticate, all’utilizzo di nuovi spazi adeguatamente attrezzati e alla selezione di personale specializzato e altamente qualificato.
Una possibilità di cura in più per tanti pazienti che non hanno ricevuto alcun beneficio da altri tipi di cure possono sperimentare una terapia alternativa interamente finanziata dalle case farmaceutiche che possono contare su dati altamente attendibili perché certificati da un istituto di ricerca pubblico.
L’accordo sulla fornitura dei medicinali. Per la prima volta cinque Regioni italiane, compreso il Lazio, hanno stretto un accordo per la fornitura di medicinali. Un intervento che interessa 17 milioni di persone e produrrà un risparmio di oltre 31mln di euro per le Regioni sul prezzo dei farmaci.
“Ce la stiamo facendo: stiamo uscendo dal commissariamento, innalzando la qualità delle cure e cercando di aggredire i nodi più complessi della sanità. Oggi con l’Ifo si fa un salto in avanti molto importante nella ricerca in collaborazione anche con le industrie farmaceutiche per una ricerca utile e vicina ai pazienti- così il presidente, Nicola Zingaretti, che ha aggiunto: questo è il segno di quanto per noi uscire dal commissariamento significhi non essere pigri, sia nel campo della ricerca che della gestione”.
“Il Centro di Studi di Fase 1 che fa da ponte tra la ricerca pre-clinica e la ricerca sull’uomo, aggiunge un tassello centrale che completa l’offerta della sperimentazione dell’Istituto. Importante è stato l’investimento per dotare il nostro Istituto di un grande centro pubblico a disposizione dell’industria farmaceutica e, in futuro, del network no profit – così Francesco Ripa Di Meana, Direttore Generale IFO, che ha aggiunto: l’obiettivo finale è rendere Roma, con tutte le sue strutture di ricerca, piattaforma della competizione globale di sviluppo dei nuovi farmaci per l’oncologia e la dermatologia in Italia e nel mondo.”

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