Print Friendly, PDF & Email

Dopo il primo volo dimostrativo, sperimentato a Pontedera lo scorso ottobre, ABzero, spin-off dell’Istituto di BioRobotica della Scuola Superiore Sant’Anna, presenta il drone salvavita, il primo sistema di trasporto aereo di sangue, emoderivati e organi, alla Festa del Donatore, in programma venerdì 23 novembre presso il Centro Congressi Europa dell’Università Cattolica A. Gemelli e organizzata dall’AVIS di Roma.
Il sistema di trasporto su drone progettato dalla spin-off di Giuseppe Tortora, ex studente di dottorato dell’Istituto di BioRobotica, e di Andrea Cannas, consente la consegna di sangue e organi in totale sicurezza e autonomia sfruttando la via aerea che riduce i costi e ottimizza i tempi di trasporto. Il drone sanitario può essere pilotato in maniera autonoma e intuitiva attraverso un’app facilmente gestibile anche dal personale medico, senza la necessità di competenze specifiche.
Ma il punto di forza del drone sanitario è lo sviluppo di una capsula intelligente, che permette un trasporto senza rischi in linea con gli standard qualitativi di legge e capace di adattarsi ai vari tipi di droni utilizzati.
“Sta proprio qui l’innovazione del nostro sistema – spiega Giuseppe Tortora – la capsula intelligente, brevettata e made in Italy, può essere adattata alle specifiche esigenze di peso e distanza da coprire: ci sono droni in grado di trasportare anche 200 kg, e altri che percorrono fino a 200 km, e la nostra capsula può adattarsi a ciascuno di questi.”
“Il mondo sta cambiando – spiega Maurizio Infantino, Presidente Avis Roma – e il nostro compito è quello di continuare a rinnovarsi e aggiornarsi. È con questo spirito di ricerca che abbiamo scoperto ABzero, una società che nello spirito pionieristico introduce il cuore della passione e dell’ingegno italiano. Quello, appunto, di Giuseppe Tortora, che come donatore prima e come imprenditore poi ha saputo porre un’esperienza unica al servizio dell’altro”.