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Computer Tastatur und Stethoskop. EDV für Ärzte. Oggi, digitando in rete il termine inglese “Infertility support” si apprende dell’esistenza di 23.300.000 link che richiamano ad altrettanti siti dedicati al tema dell’infertilità.

A questi, si aggiunge un totale di 15.500.000 link ai Forum.Proseguendo nella ricerca, si scopre l’esistenza di 125.000 link a Forum in lingua italiana e di circa 424.000 link collegati a Centri specializzati nel trattamento dell’infertilità. Già da dieci anni il Web rappresenta la maggior fonte di informazione sui temi di salute per le donne. Allora, il Journal of the American Medical Association aveva condotto una prima analisi sulla qualità di 197 siti che trattavano di infertilità: soltanto il 2% rispondeva ai criteri considerati alla base di una “divulgazione responsabile”. La rivista medica cercò quindi di fornire ai medici una serie di strumenti che avrebbero dovuto condividere con i pazienti.

Tuttavia, bisogna domandarsi se i medici di oggi siano adeguatamente formati per rispondere alle nuove esigenze dei pazienti e per relazionarsi con loro nel rispetto di esse. All’estero, per esempio, come dare una brutta notizia, è oggetto di specifico insegnamento, mentre in Italia è lasciata all’improvvisazione e all’esperienza e mestiere di ciascuno.

Alla luce di questo nuovo scenario, un apposito incontro promosso dal Centro di procreazione assistita Demetra di Firenze si prefigge, quindi, di riunire le diverse figure professionali coinvolte nel processo di comunicazione con i pazienti in procinto di intraprendere un percorso per il trattamento dell’infertilità e di individuare i criteri per il riconoscimento dei punti di riferimento più autorevoli in materia.

Da un lato, esperti e autorevoli ginecologi, ostetriche, biologi e psicologi, dall’altro testimonianze provenienti dal mondo dell’informazione e dei mass media, sempre più attento alle tematiche legate all’infertilità.

L’incontro ha l’intento di chiarire se, e come, il panorama dell’informazione sia cambiato, quali informazioni vengano ricercate in rete e quali strumenti abbiano i pazienti per stabilirne l’affidabilità, quali rischi e quali opportunità offra loro il web. Lungi dal voler demonizzare la rete e le nuove fonti di informazione, l’evento intende ribadire che tutte le figure professionali chiamate a supportare le coppie infertili nel proprio delicato percorso terapeutico, devono confrontarsi e adeguarsi a una realtà ormai fortemente mutata e caratterizzata da un sistema di comunicazione radicalmente diverso.

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