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Da giovedì 3 a domenica 6 maggio torna l’appuntamento con la cultura medico-scientifica, occasione per scoprire da vicino i progressi della medicina e confrontarsi con i temi d’attualità. Tema e titolo della quarta edizione del Festival della Scienza Medica è “Il Tempo della Cura”.
I progressi della scienza medica hanno portato l’aspettativa di vita in molti Paesi occidentali a ottanta anni e oltre; questo risultato è al tempo stesso conseguenza e causa di un’attenzione crescente per la salute e la cura. Alla medicina si chiede oggi non tanto di far vivere ancora più a lungo, ma soprattutto di migliorare la qualità di vita dei malati con “il tempo della cura”.
Ospiti dell’edizione 2018 del Festival i Premi Nobel May – Britt Moser, psicologa e neuroscienziata norvegese premiata nel 2014 per le scoperte di come il cervello registra e ricorda la localizzazione nello spazio, Robert Lefkowitz, Nobel per la Chimica nel 2012 per le scoperte sui recettori di membrana, Ichael Rosbash Premio Nobel per la Medicina nel 2017 per le scoperte sui meccanismi molecolari che controllano il ritmo circadiano. Tra gli altri il virologo Roberto Burioni, in prima linea nella battaglia provaccini e i neuroscienziati Giulio Tononi e Chiara Cirelli della University of Wisconsin – Madison, eccellenze mondiali negli studi sul sonno e la coscienza.
Protagonisti saranno i temi di grande attualità come le politiche vaccinali, le cure palliative e il fine vita, l’antibiotico resistenza, i nuovi successi nella lotta al cancro, le malattie rare, la ricerca sulle cellule staminali, la medicina di genere e l’arrivo di cure sempre più personalizzate, efficaci e precise. Ampio spazio anche per approfondimenti sulla cosiddetta medicina narrativa: il delicato tema del rapporto medico-paziente, ma anche la psicologia delle decisioni mediche e degli effetti sui pazienti. E poi temi economici e legali, i costi delle terapie, il “peso globale” odierno e futuro delle malattie, la responsabilità professionale dei medici.
Il programma comprende anche un focus dedicato all’innovazione e alla tecnologia, dalla gestione intelligente dei Big Data alla medicina rigenerativa e uno spazio per racconti sulla scienza medica e farmacologica, come l’appuntamento dedicato alla storia dell’aspirina, dall’antico Egitto ai giorni nostri, in un dialogo costante tra passato e futuro, nel segno del progresso che affonda radici in un sapere antico.
Infine tornano gli “Open Days” nelle strutture ospedaliere bolognesi: al Policlinico di Sant’Orsola nella giornata di sabato 5 maggio si terranno visite guidate alla Sala operatoria di chirurgia robotica, dove si assisterà al funzionamento del robot in azione durante la simulazione di un intervento, e alle sale operatorie ibride che rappresentano il cuore tecnologico del nuovo Polo Cardio-Toraco-Vascolare. A breve sul sito del Sant’Orsola il form per iscriversi alle visite guidate.
Il Festival è promosso dalla Fondazione Cassa di Risparmio in Bologna e da Genus Bononiae, in collaborazione con l’Università di Bologna.

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