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Apple ha annunciato che ResearchKit sta rendendo possibili nuovi studi clinici su autismo, epilessia e melanoma. ResearchKit trasforma l’iPhone in uno strumento prezioso per la ricerca medica, aiutando dottori, scienziati e altri ricercatori a raccogliere i dati dei partecipanti con maggiore frequenza e precisione, grazie alle app per iPhone. Con ResearchKit, i partecipanti alla ricerca possono usufruire di una procedura interattiva per fornire il proprio consenso informato, completare facilmente le attività previste o inviare risposte ai sondaggi e scegliere come condividere con i ricercatori i dati relativi alla propria salute, contribuendo così alla ricerca medica nel modo più facile possible. Ricercatori e sviluppatori hanno già dato il loro contributo a ResearchKit, con oltre 50 ricercatori che collaborano con il framework open source.
Con il consenso dei partecipanti, i ricercatori che sviluppano studi clinici con ResearchKit possono accedere anche ai dati dell’app Salute, come il peso, la pressione sanguigna, i livelli di glucosio e altri parametri misurati da dispositivi e app di altri produttori, per acquisire dati in tempo reale direttamente dall’iPhone. L’accesso ai sensori dell’iPhone, come accelerometro, microfono, giroscopio e GPS, fornisce ulteriori elementi sul partecipante, quali andatura, disabilità motorie, forma fisica e capacità verbali e mnemoniche, fornendo ai ricercatori medici dati più oggettivi.

Autismo: la Duke University e la Duke Medicine presentano lo studio “Autism & Beyond” per i genitori interessati all’autismo e ad altri disturbi dello sviluppo. Il team di ricerca della Duke sta esaminando la possibilità di utilizzare la fotocamera frontale dell’iPhone per rilevare segnali legati a disturbi dello sviluppo in una fascia d’età ancora più giovane. L’app sfrutta innovativi algoritmi per il rilevamento delle emozioni per registrare la reazione del bambino ad alcuni video riprodotti sull’iPhone. Per questo studio, la Duke collabora con la Peking University in Cina e con altri partner internazionali.

Epilessia: l’app EpiWatch sviluppata dalla Johns Hopkins è il primo studio nel suo genere a essere condotto con l’Apple Watch usando ResearchKit. Lo studio valuterà se i sensori indossabili integrati nell’Apple Watch possono essere utilizzati per rilevare l’inizio e la durata delle crisi. Durante la prima fase di questo studio, i ricercatori useranno una specifica ‘complicazione’ sull’Apple Watch per fornire ai pazienti un accesso rapido, in un tocco, per l’apertura dell’app specifica, che acquisirà i dati raccolti dall’accelerometro e dal cardiofrequenzimetro per rilevare la firma digitale della loro crisi e mandare un alert ai famigliari. L’app manterrà un registro di tutte le crisi e della reattività del partecipante durante l’attacco. L’app aiuterà inoltre i partecipanti a gestire la malattia monitorando la loro adesione al protocollo farmacologico ed effettuano uno screening sugli effetti collaterali; permetterà loro anche di confrontare la propria condizione con quella degli altri partecipanti alla ricerca.

Melanoma: la Oregon Health & Science University sta valutando la possibilità di utilizzare immagini digitali riprese sull’iPhone per approfondire le conoscenze sullo sviluppo dei nei e sui rischi di melanoma, nonché per aiutare le persone a gestire al meglio la salute dermatologici fotografando e misurando nel tempo i propri nei. I partecipanti alla ricerca potranno documentare le mutazioni dei propri nei e condividere le informazioni direttamente con medici specializzati, mentre i ricercatori saranno in grado di acquisire le immagini da decine di migliaia di utenti iPhone nel mondo, allo scopo di creare algoritmi di rilevamento da utilizzare in studi futuri per un potenziale screening del melanoma.

I ricercatori e gli sviluppatori che utilizzano il framework open source continuano a contribuire a ResearchKit con nuovi moduli, attività e sondaggi personalizzati. Il modulo delle attività consente ai ricercatori di raccogliere informazioni più mirate per il proprio studio clinico, invitando i partecipanti a svolgere attività che generano dati tramite gli evoluti sensori dell’iPhone. I moduli delle attività iniziali includevano la misurazione di attività motoria, forma fisica, cognizione e voce.
In soli sei mesi, oltre 50 ricercatori hanno contribuito con attività che supportano nuovi metodi di ricerca, fra cui: studi sull’audiometria tonale per la perdita dell’udito; misurazione dei tempi di reazione fornendo uno stimolo noto a una risposta nota; test di deambulazione cronometrato; esame PSAT per valutare la velocità di elaborazione delle informazioni e della memoria di lavoro; la Torre di Hanoi, un rompicapo matematico spesso impiegato per gli studi cognitivi. Altri contributi al framework ResearchKit includono il supporto per iPad, l’acquisizione di immagini e la possibilità di aggiungere diversi tipi di grafici, per esempio a torta e a linee, per dashboard più dettagliati.