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L’Azienda Ospedaliero–Universitaria di Modena è impegnata da tempo nella ricerca delle novità tecnologiche e organizzative che possono proiettarla in un futuro che vede la velocità e la comprensibilità dei contenuti viaggiare di pari passo con la qualità dei servizi offerti; un’esigenza sempre più sentita anche dai cittadini. In quest’ottica è andata la scelta di aderire al progetto pilota per il WI-FI gratuito nei due ospedali e anche la scelta di installare le stazioni di ricarica per gli smartphone nei pronto soccorsi.
A livello organizzativo, questa vocazione si manifesta nei facilitatori digitali, operatori che hanno ricevuto una formazione specifica con lo scopo di aiutare i propri colleghi ad assimilare le novità tecnologiche.
L’idea dei facilitatori digitali nasce quindi dalla volontà di costruire un percorso agevolato che permetta agli operatori di sfruttare la potenzialità dei nuovi strumenti digitali , in primis come cittadini, ma anche come professionisti della Sanità. Il facilitatore digitale non è una figura del tutto nuova, ma lo è in relazione a un contesto specifico come quello ospedaliero. In questo modo gli operatori potranno aiutare e guidare i pazienti ed i loro familiari nell’utilizzo più appropriato di tali strumenti, a cominciare proprio dall’apertura e dalla gestione del Fascicolo Sanitario Elettronico.
“Il FSE è uno strumento che racchiude tutte le caratteristiche di positività garantite dalla moderna digitalizzazione: utilità, velocità, comodità e facilità d’uso – commenta il Direttore generale Ivan Trenti – per assicurare a tutti la possibilità di usufruirne, abbiamo pensato di individuare e formare alcuni operatori dell’area sanitaria, tecnica e amministrativa, che saranno i punti di riferimento per i propri colleghi”.
Sono 120 i facilitatori digitali che sono impegnati a sensibilizzare e aiutare i colleghi nell’attivazione del Fascicolo Sanitario Elettronico: sono quasi 600 i fascicoli attivati in Azienda dall’inizio di gennaio .
L’FSE contiene e raccoglie i documenti sanitari di ciascun iscritto, che possono risalire fino al 2008: dati identificativi dell’assistito, forniti dall’Anagrafe regionale assistiti; referti di visite specialistiche; verbali di pronto soccorso; lettere di dimissione da ricoveri in ospedali pubblici; bilanci di salute; prescrizioni specialistiche e farmaceutiche; buoni celiachia; immagini radiografiche; certificati vaccinali.
Attraverso il fascicolo è possibile, inoltre, accedere a numerosi servizi: prenotare, modificare e disdire l’appuntamento per esami e visite specialistiche; pagare i ticket sanitari; cambiare il medico di famiglia; inserire altri documenti sanitari cartacei, come referti di visite o esami effettuati in strutture private o precedenti all’attivazione, semplicemente caricandoli dopo averli scansionati o fotografati; consultare i tempi di attesa delle visite specialistiche.